03/05/2017
PAOLO E NOEMIA D'AMICO
Roma e Firenze ad un’ora di distanza. La Tuscia, come culla. I suggestivi Calanchi, come scenario. Il suolo minerale e calcareo, già coltivato dagli antichi Etruschi, come premessa.
In questo luogo incantato, di fronte a Civita di Bagnoregio, già patrimonio dell’UNESCO, Paolo e Noemia d’Amico, entrambi con in comune, da sempre, la passione per il mondo del vino, hanno deciso di materializzare il loro sogno, trasferendo la loro filosofia di vita nella produzione vinicola, forti della particolare impronta che questo Terroir, così speciale e unico, avrebbe impresso ai loro vini.
Dei 30 Ettari di Vigneti di proprietà, tutti condotti secondo i principi del metodo biologico, i primi 5 ettari sono stati impiantati, 31 anni fa, a Chardonnay, che, ancora oggi, viene vinificato in due modi diversi, dando vita al "Calanchi di Vaiano" e al "Falesia", due vini con la stessa vigna di origine ma con caratteristiche completamente diverse.
A seguire, sono venuti il Trebbiano ed il Grechetto, principali uve del nostro Orvieto "Noe", molto fresco e piacevole, che noi chiamiamo il "vino dell’allegria", perché voluto fortemente da Noemia d’Amico per essere degustato durante il torrido caldo di Rio de Janeiro, città da cui è originaria.
Attualmente, produciamo anche un elegante blend di Sauvignon blanc e Sémillon, un Merlot con un tocco di Syrah, il nostro Pinot nero "Notturno dei Calanchi" e, nuovo nel mercato, il 100% Cabernet franc "Atlante", che è già un importante vino rosso e ha ricevuto diversi premi, trai quali, dalle prestigiose pubblicazioni di settore Wine Spectator, Decanter e James Suckling.
Paolo e Noemia d’Amico hanno, da sempre, inteso la produzione di vino come un’arte. Pertanto, niente di più naturale che associare i loro vini a un evento come il Festival dei 2 Mondi di Spoleto, del quale sono, entrambi, da diversi anni, Mecenati e, dall’anno scorso, anche Official Sponsor.
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