MEMORIE DI ADRIANA



uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
adattamento teatrale e regia
tratto dal libro Ricordare e dimenticare, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty

con Adriana Asti 
e con Andrea Soffiantini e Andrea Narsi
Alessandro Nidi al pianoforte che esegue le sue musiche

drammaturgia Federica Di Rosa
scene Gian Maurizio Fercioni 
luci Domenico Ferrari

assistente alla regia Diletta Ferruzzi
assistente allo spettacolo Enzo Giraldo
direttore dell’allestimento Alberto Accalai
direttore di scena Paolo Roda
sarta Francesca Persichini
fonico Matteo Simonetta
video Chiara Toschi
su musica di Fiorenzo Carpi
costumi realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni

produzione Teatro Franco Parenti
in collaborazione con Festival di Spoleto 60



In prima nazionale al Festival di Spoleto 60, Memorie di Adriana è uno spettacolo... sul punto di cominciare... Infatti davanti alla porta chiusa del camerino di Adriana Asti va in scena invece un altro spettacolo, apparentemente non previsto. 
Una figura si affaccia nel buio: "Lei non verrà. Io la conosco. Molto meglio di quanto lei conosca se stessa…" e sarà lei, questa figura, a raccontare di quell’Adriana che non vuole entrare in scena, che fugge pur restando dov’è, che mostrandosi si nasconde, che dimenticando ricorda, che canta per restare sola.  
Un’attrice sul palco deve diventare un personaggio per riuscire a parlare di sé: è un inganno, forse una necessità. 
Ancora una provocazione, ancora una fuga. 
Fantasie, pensieri, racconti prendono vita, mescolandosi al teatro. 
A raccontare non sono soltanto gli episodi di una lunga carriera, le ansie del palcoscenico, gli incontri con i più grandi registi di teatro e di cinema, i travestimenti e le nudità, la leggerezza e la follia. 
A raccontare è il meccanismo stesso di questo spettacolo, la scelta di apparire senza rivelarsi, di guardarsi da fuori quasi con distacco, riversando su quell’altra se stessa ironia e rabbia, irritazione e tenerezza.
Dentro questo meccanismo in cui nessuno gioca solo la sua parte, c’è un direttore del teatro che si vergogna della sua coda leonina, c’è un tecnico che vorrebbe non sentirsi una gallina che in realtà è un pollo, c’è un ammiratore che colleziona ricordi.
E soprattutto c’è lei, e c’è l’altra: una impigliata nelle tavole del palcoscenico, l’altra in camerino, a guardarsi allo specchio e cercare un nuovo trucco. Sempre a sentirsi fuori posto, per poi scoprire che forse l’unico posto è il teatro, perché totalmente illusorio. 



ADRIANA ASTI | Nel corso della sua carriera teatrale è stata diretta, tra gli altri, da Strehler, Visconti, Ronconi, Harold Pinter, Susan Sontag, Alfredo Arias interpretando con riconosciuta maestria grandi personaggi del teatro classico e moderno. Ha ispirato autori come la Ginzburg, Siciliano, Patroni Griffi, Cesare Musatti e Franca Valeri, che hanno creato per lei indimenticabili protagoniste per le nostre scene. Da molti anni recita anche in lingua francese ed è riuscita a far conoscere, con grande successo, alcune delle sue eroine, sui palcoscenici di Parigi. Ha scritto due commedie, Caro Professore e Alcool, rappresentate per più di 200 repliche, e due romanzi pubblicati in Francia, Rue Ferou e Se souvenir et oublier. Quest’ultimo pubblicato anche in Italia da Edizioni Portaparole con il titolo Ricordare e dimenticare. Ha partecipato a oltre 60 film diretta, tra gli altri, da Visconti, De Sica, Pasolini, Bertolucci, Bolognini, Brass, Giordana, Techiné e Bunuel. Stramilano, nostalgia in musica della sua città, e Ja das Meer ist blau, poemi e canzoni di Brecht e Weill, spettacoli da lei ideati, la vedono nella sua nuova veste di cantante. Per le sue interpretazioni ha ottenuto il Premio Ennio Flaiano, tre Maschere d’oro, quattro Nastri d’argento, il David di Donatello, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Ciak d’oro. Dal 2004 è Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 2009 Robert Wilson l’ha diretta in Giorni Felici di Samuel Beckett. Nel 2011 è stata insignita del titolo di Chevalier dans l’Ordre des Arts et de Lettres. Nel 2013 è stata la protagonista de La voce umana /Il bell’indifferente di Jean Cocteau diretta da Benoit Jacquot. Nel 2014 è stata Alice in Danza macabra di August Strindberg per la regia di Luca Ronconi, spettacolo con il quale è stata in tournée nazionale e internazionale fino al 2016.

ANDRÉE RUTH SHAMMAH | La storia artistica di Andrée Ruth Shammah nasce al Piccolo Teatro, ma si concretizza al Salone Pier Lombardo (oggi, Teatro Franco Parenti), che fonda nel 1972 con Franco Parenti, Giovanni Testori e Dante Isella.  Dal 1989 ne è direttrice artistica e responsabile unica. Nel corso della sua lunga carriera ha firmato oltre cento regie teatrali (molte delle quali ormai nella  storia del teatro italiano), dalla Trilogia Testoriana ai più recenti Gli Innamorati di Goldoni, Una Casa di bambola di Ibsen con Filippo Timi, Il lavoro di vivere di Hanoch Levin con Carlo Cecchi e Il Malato Immaginario di Molière con Gioele Dix, tutti accompagnati da un grande successo sia di pubblico che di critica. Ha firmato inoltre la regia di progetti teatrali in video per la Rai e diverse regie liriche, due delle quali, Varieté di Kagel e L’Elisir d’amore di Donizetti, per il Teatro alla Scala di Milano. Con la regia di Antonio e Cleopatra alle corse, novità di Roberto Cavosi, ha vinto il Premio Speciale della Giuria Riccione 2007 ed è stata finalista nella terna dei premi Eti Oscar del Teatro 2009. Nel 2011 si aggiudica l’edizione italiana del Montblanc de la Culture Arts Patronage Award mentre nel 2013 festeggia i 40 anni di carriera, ricevendo un doppio riconoscimento per la migliore Direzione Artistica e la migliore Programmazione/Produzione del Premio Franco Enriquez, assegnato dall’omonimo Centro di Studi drammaturgici Internazionale. È inoltre: Ambrogino d’oro della città di Milano e, nel 2016, ha ricevuto la Mela d’Oro 2016 della XXVIII Edizione del Premio Marisa Bellisario "Donne ad Alta Quota".

ANDREA SOFFIANTINI | Nato a Milano nel 1953 segue la famiglia in Romagna, studia da perito aeronautico e consegue il brevetto di volo, si laurea in scienze agrarie a Bologna. Torna a Milano nel 1978 dove fa un incontro che cambia per sempre la sua vita, non solo artistica. L’incontro fu con Giovanni Testori, che amava molto le sue capacità interpretative, tanto da scrivere un monologo appositamente per lui: Factum Est.  Il debutto dello spettacolo avvenne nel 1981 nella suggestiva cornice della Basilica del Carmine a Firenze, con l’allora giovane protagonista diretto da Emanuele Banterle. Oltre a questo spettacolo, dell’autore milanese interpreta Interrogatorio a Maria, Post Hamlet, Confiteor e la Traduzione della prima lettera ai Corinti. Da tre stagioni recita nella compagnia del Teatro Franco Parenti, dove ha raccolto grandi consensi interpretando il ruolo di Succianespole ne Gli Innamorati di Goldoni, con la regia di Andrée Ruth Shammah, e di una governante en travesti in Una casa di bambola di Henrik Ibsen con Filippo Timi e Marina Rocco, sempre con la regia di Andrée Ruth Shammah.

ANDREA NARSI | Attore, autore e regista. Allievo dell’attore e regista Franco Branciaroli, con il quale porta in scena numerosi spettacoli (tra cui Edipo e la Sfinge, H. von Hofmannsthal; Gli angeli dello sterminio, G. Testori). Lavora come attore con registi del calibro di Tonino Conte del Teatro della Tosse di Genova (Gerusalemme Liberata, T. Tasso e altri titoli), Tim Stark del National Theatre London (Giulio Cesare, W. Shakespeare), e Claudio Longhi del Piccolo Teatro di Milano (La peste, A. Camus; Leopardi, suite.). Collabora più volte con il Teatro Stabile di Torino (Gesù, C.T. Dreyer, Lo zio, di F. Branciaroli) e il TeatroDue di Parma (I Racconti, A Cechov, Dedica a Lorenzo Da Ponte con la regia di K. Arutyunyan). Ha scritto e diretto numerosi spettacoli, fra cui Il giorno di Evelina, rappresentato al Teatro Nacional de La Habana (Cuba).  Co-fondatore della compagnia teatrale Jacovacci e Busacca, che ha portato in scena tre spettacoli scritti e diretti da Rosario Lisma, nei quali ha recitato: nel 2009 L’Operazione, vincitore del Premio Nuove Sensibilità, nel 2013 Peperoni Difficili, spettacolo rivelazione della stagione teatrale 2013/2014, e infine Bad & breakfast e prodotti dal Teatro Franco Parenti di Milano. 

ALESSANDRO NIDI | Compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e pianista. Nel 1985 ha iniziato una collaborazione intensa con l’orchestra sinfonica "Toscanini" lavorando a diverse produzioni, proponendosi anche come autore e arrangiatore, contaminando il pop con la musica classica. Nel 1987 dirige in prima mondiale l’opera di Franco Battiato, Genesi. Collabora con diversi artisti del mondo della lirica, del pop e del teatro di prosa. Ha lavorato con R. Kabaivanska, M. Pertusi, C. Gasdia, M. Freni, R. Bruson, A. La Scola, L. Dalla, F. Battiatio, M. Gazzè, F. Guccini, M. Ovadia, Elio e le storie tese, A. Ruggiero, I. Danieli, N. Marcorè, G. Russo, Alice, E. Pieranunzi, A. Asti, M. Crippa, V. Pivetti. Ha composto opere, oratori, musical e musiche di scena per diversi teatri italiani ed europei (Festival di Salisburgo, Ravenna Festival, Festival arti sceniche di Madrid, Teatro alla Scala ecc.), collaborando con registi quali: P. Stein, G. Dall’Aglio, W. Le Moli, L. Quintavalla, G.B. Corsetti, E. De Capitani, D. Abbado, F. Montecchi, G. Ferrara, C. Pezzoli, M. Martone, M. Ovadia, C. Lucarelli. Oltre al lavoro compositivo e di direzione, Nidi svolge un’intensa attività didattica: in un corso speciale, ideato con la Fondazione Toscanini, insegna ai bambini delle scuole elementari l’arte della direzione d’orchestra. È direttore artistico del Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme.

GIAN MAURIZIO FERCIONI | Nato a Milano nel 1946, frequenta il  Liceo Artistico di Brera e il Corso di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera dove si diploma nel 1970.  Debutta al teatro della Scala di Milano con  scene e costumi per un balletto di Procoviev: Il Circo op.39. Sempre nel 1970 inizia  la sua collaborazione - come assistente scenografo - con il Piccolo Teatro di Milano. Realizza  e firma le maschere per il Toller di T. Dorst per la regia  di P. Chereau: dopo questo primo contatto con il gruppo di Chereau diventa l’assistente di R. Peduzzi che seguirà a Spoleto, Lione  e Parigi. Al Laboratorio Teatrale di Prato diretto da Luca  Ronconi ha allestito la sartoria e curato i costumi per tutti gli spettacoli. Nel 1972 fonda a Milano con A.R. Shammah, Franco Parenti e Giovanni Testori il Salone Pierlombardo per il quale da allora ha curato scene e costumi per oltre 40 spettacoli su testi di Shakespeare, Molière, Pirandello, De Filippo, Pinter, Testori,... diretti da A. Shammah  e F. Parenti. Dal 1970 ha firmato  scene e costumi di spettacoli di lirica e prosa in molti importanti teatri europei in collaborazione con diversi grandi registi (A.R. Shammah, Planchon, Dugelin, Boursellier, P.Lotschak, J.C. Auvrai, M. Morini, B. Morassi T. Richter, L. Erlò,  R. Guicciardini, L. De Filippo, G. Salvatores, R. Sandoz...). Parallelamente ha lavorato come scenografo e costumista  per il cinema, la televisione e molti spot pubblicitari. Nel 2004 ha curato i lavori di ristrutturazione del Teatro Franco Parenti di Milano in collaborazione con lo studio dell’architetto De Lucchi.  Nel 2017 ha realizzato scene e costume per la Gazza ladra di Rossini al Teatro alla Scala con la regia di Gabriele Salvatores e la direzione d’orchestra di R. Chailly.


Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi
01 LUGLIO 20:00
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02 LUGLIO 17:00
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BIGLIETTI
platea e palchi platea €48
palchi I ordine €35
palchi II ordine €27
loggione €15

 
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