LA MAMA SPOLETO OPEN 2019

Scheda|Programma e Informazioni|Biografie|Fotografie

SCHEDA

sezione speciale a cura di La MaMa Umbria International
Il Festival dei Due Mondi ospita La MaMa Spoleto Open, a cura di La MaMa Umbria International, residenza artistica, centro studi e produzione fondata da Ellen Stewart - già fondatrice e direttrice artistica del Teatro La MaMa E.T.C. di New York - a Spoleto nel 1990. La manifestazione, realizzata in collaborazione con il Comune di Spoleto, il Festival e il coinvolgimento di numerose associazioni locali e di partner internazionali, ha come obiettivo quello di dare sostegno e visibilità a realtà emergenti nel panorama artistico italiano e internazionale. Il programma di La MaMa per il 2019 presenta diversi spettacoli, per lo più interdisciplinari, con la partecipazione di artisti di diverse nazionalità.

PROGRAMMA E INFORMAZIONI

I AM A SEAGULL

un film a cura di The Chekhov Project
 
regia Brian Mertes
direzione artistica e produzione Melissa Kievman
co-regia e produzione Alex Harvey
produttore esecutivo Wendy vanden Heuvel
produttori Julie Buck, Johnny Moreno, Samara Levenstein
story-editor Stephanie Fleischmann
montaggio Ian Olds
riprese video Miklos Buk  
coreografa Jesse J Perez
puppet designer Julian Crouch
scene Deb O
suono Daniel Kluger, Daniel Baker, Brandon Walcott 
costumi Olivera Gajic

attori Gabe Ebert, Didi O’Connell, Rob Campbell, Gayle Rankin, Annie Baker, Glen Berger, Joan Macintosh, T.R. Knight, Wendy Vanden Heuvel, Guy Boyd, Lynn Cohen
 
musicisti/compositori Saskia Lane, Lila Blue, Damon Daunno, Lucas Papaelias, Phil Roebuck, Phoenix Roebuck, Gabe Ebert, Elvy Yost, Elena Moon Park, Vicky Finney, Marc Osterer, Jason Candler, Josh e James Crouch
I am a Seagull è un film documentario che evoca il celebre collettivo teatrale americano “The Cechov Project”. Il progetto consiste nell’allestimento di una performance-evento annuale, totalmente immersiva e aperta, creata da Brian Mertes e Melissa Kievman. Da sedici anni consecutivi, attori, designer, musicisti e registi newyorkesi si riuniscono a metà agosto per un ritiro a 30 miglia da New York City e s’impegnano nella messa in scena di un’opera teatrale di Anton Cechov. Fa da contesto scenico una fattoria del 1805, di proprietà dei produttori, che ricorda le scenografie bucoliche delle tenute di campagna di molte delle pièce più famose di Cechov. Il risultato è una performance site-specific per i membri della comunità, che ha inizio nel pomeriggio e termina dopo il tramonto, e che coinvolge tutta la casa, la proprietà e i dintorni. Una rappresentazione di dodici ore che ha luogo per un solo giorno. Come il progetto stesso, il film I am a Seagull dissolve i confini tra pubblico e performer, rappresentazione e realtà. Vita e prove si fondono in questo ritratto della produzione di The Seagull a cura di The Project nel 2014. Il testo di Cechov è rappresentato da un gruppo di attori di New York che si riuniscono in un rifugio in riva al lago. Attraverso la giustapposizione di fasi di prove, performance dal vivo e puro cinema, questo film cattura l’idealismo, le contraddizioni e il semplice istinto che alimenta la stessa essenza del fare teatro.
29 Giugno
18:00
Sala Frau
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €10,00
30 Giugno
22:00
Sala Frau
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €10,00

LE MILLE E UNA NOTTE - IV ORA

Spettacolo finalista alla 
Biennale Teatro College - Registi under 30 - 2018 

concept, regia, drammaturgia Silvia Rigon 
regia, scenografia, ideazione e realizzazione figure Lucia Menegazzo  
attrice, performer Barbara Mattavelli  
sound design, musicista, performer Federica Furlani 
producer Christina Lidegaard 
sartoria Silvia Collavizza

con il sostegno di RAMI - Residenza Artistica Multidisciplinare Ilinxarium e di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello - CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro) 



Raccontare storie può ancora salvare una vita? Una donna che racconta storie, può finalmente condividere anche la propria? 
Un re, dopo essere stato tradito dalla regina, decide di sposare una donna ogni sera, per poi ucciderla il mattino seguente. Shahrazàd, si offre come moglie e, insieme alla sorella Dunyazàd, escogita un piano per sopravvivere al sultano: prima di addormentarsi, Dunyazàd chiede a Shahrazàd di raccontarle un’ultima storia che non deve finire prima dell’alba e se il sovrano desidera conoscere la fine del racconto dovrà accordarle un nuovo giorno di vita. Shahrazàd, raccontando storie meravigliose, mette fine così alla catena di esecuzioni. Questa è la storia in cui si inquadrano i racconti de Le mille e una notte. Il progetto è ambientato la notte prima del matrimonio. Cinque donne provano a raccontare una storia, sempre la stessa, la loro, quella di Shahrazàd. Interrogano l’oggi per scoprire l’inaspettato nascosto nel quotidiano, riscoprendo il sentimento della meraviglia come principio vitale. Lavorano alla creazione di un personaggio che si è sempre nascosto dietro le parole.
 Portano alla luce la complessità del femminile, dall’infanzia alla vecchiaia, mettendosi in gioco in prima persona. E lo fanno attraversando molti linguaggi: partendo dalla letteratura, utilizzano strumenti dell’antropologia, giocano a mischiare elementi del teatro di figura (burattini, ombre, pupazzi, marionette) e sperimentano nuovi mondi sonori. Le meraviglie dei racconti de Le mille e una notte si materializzano in immagini fuori dal comune, costruite da oggetti fantastici in una loro personale Wunderkammer. I gabinetti delle meraviglie del ‘700 erano collezioni di oggetti che raccoglievano la ricchezza della natura e delle attività umane; mondi esotici per interrogarsi sul proprio posto nell’universo, perdendo sé stessi nella contemplazione, aprendo le porte all’utopia e al paradosso enigmatico.

Note di regia
Lo spettacolo esplora il rapporto con la morte. Shahrazàd, immersa nel suo studio, ha paura, vorrebbe trovare un modo per evitare di essere il prossimo anello della catena di uccisioni. Insieme alla sorella ripercorre la storia che ha scatenato la sequenza di morte in uno spettacolo che fonde musica dal vivo, ombre, pupazzi, marionette e parole de Le mille e una notte. In scena le sorelle animano con la musica un uomo/pupazzo per sperimentare il rapporto con il maschile; perdono il controllo e sono costrette ad ucciderlo. Come in uno studio anatomico, le ossa circondano la protagonista e rimandano alla ricerca delle proprie origini e della conoscenza dell’uomo. Le loro ombre rimandano a un mondo trasfigurato che si contrappone alla realtà. Ossa di animali compongono una marionetta, una creatura magica che simboleggia il ricordo e l’eredità che Shahrazàd lascerà alla sorella.
Il pubblico è accompagnato in sala da un’installazione sonora nel foyer che trasmette voci di donne in varie lingue. Voci che s’intersecano con quelle delle protagoniste, riproponendo il rapporto tra singolare, duale e plurale presente nella lingua araba e immerge il pubblico in un mondo femminile e conturbante.

29 Giugno
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00
30 Giugno
17:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
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posto unico €15,00

SI VIENE LA MUERTE

ENGINE group
Alejandro Tomas Rodriguez
Robin Jaques Marie Gentien
Pierre Lauth-Karson
Nel corso del tempo, ENGINE ha creato un corpo molto originale e unico di performance, registrazioni e film in continua espansione sia in termini di numeri che di ambizioni, grazie alla fusione elettrizzante, creativa e autentica, di musica e teatro, composizioni originali e canzoni tradizionali, insieme a musicalità ed energia rock.
02 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €10,00
03 Luglio
18:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €10,00

OLEANNA

di David Mamet 
con
Francesco "Bolo" Rossini
Elisa Menchicchi

regia Emiliano Bronzino
assistente alla regia e organizzazione Samuele Chiovoloni

Nel 1992 David Mamet, durante il caso di Anita Hill, che accusò il giudice Clarence Thomas di molestie, scrive per il teatro Oleanna, pièce che porterà lui stesso sul grande schermo due anni dopo, nel 1994.
John, è un brillante professore universitario che riceve nel suo studio Carol, una studentessa scontenta, convinta della propria stupidità. L’insegnante cerca di essere comprensivo, di aiutarla; preso da problemi personali, come l’acquisto di una nuova casa, finisce col fare qualche affermazione potenzialmente ambigua. Una conversazione "normale" si trasforma in una vera e propria accusa: maschilismo, razzismo, molestie sessuali. Il professore, impotente, assiste al ribaltamento del proprio status, allo stravolgimento delle proprie certezze, di quelle sicurezze su cui ha costruito la propria vita: gli affetti, una certa agiatezza, il lavoro. Un’allieva e un professore all’interno di un sistema di istruzione che promuove, blocca, premia, fa indietreggiare, spinge, giudica, istruisce, zittisce, etichetta. Un testo che inchioda e in cui le due parti si scambiano e si invertono, scendono e salgono nelle loro posizioni più o meno consapevolmente. Grazie a un uso magistrale della parola, della bugia o del semplice vissuto personale, Mamet taglia in due l’analisi della dinamica del potere, del controllo. Più in generale sviscera il concetto di verità, di vicende presunte accadute, in un’aula scolastica, bloccandoci all’interno di un ring dove le due voci sono in un apparente perfetto equilibrio. Monosillabi di lei, affondi di lui, tirate di lei, sospensioni di lui. Un avvicendarsi alternato di sali e scendi alla ricerca di una risoluzione. Attraverso un “banale” episodio che tocca due generazioni, due ruoli, due generi. Più attuale che mai, oggi questo testo, in un periodo in cui “casi” sempre nuovi di “sexual harrassment”, di violenza, di mobbing, in tutte le sfere della società, si moltiplicano e fanno il giro del mondo.
03 Luglio
22:00
Sala Frau
BIGLIETTI
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posto unico €15,00
04 Luglio
18:00
Sala Frau
BIGLIETTI
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posto unico €15,00

CIRCE

drammaturgia di Matteo Tarasco
con Teresa Timpano
regia, spazio scenico e luci Matteo Tarasco
musiche originali Claudio Bagnato
costumi Chiara Aversano
direttore di scena Paolo Pannaccio
assistente alla regia Pasquale Pacilè
assistente scene e costumi Antonino Serravite 
co-produzione Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e Scena Nuda - Festival Miti Contemporanei
Chi è Circe? Una dea? Una maga? Un’ingannatrice? Un’avvelenatrice? Perché vive sola su un’isola sperduta in mezzo al mare? Perché trasforma gli uomini in maiali? Molti misteri avvolgono questa figura inquietante. Il nostro spettacolo è un’indagine, un viaggio alla scoperta di una donna la cui vera storia non è stata ancora raccontata. La nostra Circe vive in una casa-discarica, l’antro oscuro di un’accumulatrice seriale, un’isola di ciarpame, una distesa di sacchi della spazzatura e oggetti dimenticati, retaggio di una civiltà in rovina, la nostra. Fumi d’incendi oramai spenti s’innalzano stanchi verso il cielo. Il cielo è sempre plumbeo. Tuoni lontani che annunciano una tempesta sempre in agguato che non riesce mai a scatenarsi. Da una radio abbandonata fuoriesce una vecchia canzone. Sempre la stessa. In questa terra di nessuno assistiamo al finale di una partita che Circe ha giù perduto, come tutti noi. (Matteo Tarasco)
05 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00
06 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00
07 Luglio
17:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00

IN MY HEART’S EYE

Zoukak Theatre Company (Libano)
Vincitore Premio Internazionale Ellen Stewart
All’interno del costante spostamento di persone e culture e dei cambiamenti demografici globali, come possiamo creare uno spazio per connetterci l’un l’altro? Nelle metropoli di oggi le persone si incrociano continuamente e raramente si incontrano. La paura dell’altro, l’intolleranza, l’isolamento e la solitudine, affliggono le nostre società contemporanee. Oggi impegnarsi in un atto d’amore verso uno sconosciuto è una forma di resistenza.
Questa performance è un’indagine sull’amore come un rischio - una spinta che ci guida nel momento presente, insieme. Come il teatro, l’amore si svolge nel "qui" e "ora" e consente agli individui di trasformare l’irrevocabilità del loro passato e le proiezioni del loro futuro in infinite possibilità nel presente. Gran parte della nostra letteratura studia il comportamento umano ponendo l’inevitabilità della morte al centro di ogni verità, come una fatalità che si profila all’orizzonte e che definisce l’azione umana; inquadrando "la fine della storia". Ma cosa accadrebbe se dovessimo studiare la parte centrale della storia... l’apice dell’avventura della vita, attraverso casi d’innamoramento?
Ispirandoci alla poesia amorosa dell’Andalusia araba, un crogiolo di culture e religioni in molti modi simbolo di tolleranza e convivenza, e partendo da un’ampia definizione di amore, studiamo l’amore come una successione di momenti effimeri che definiscono i vari viaggi della gente. Una raccolta di storie d’amore reali di persone di diverse comunità e culture; specialmente di quelle persone che hanno attraversato circostanze difficili e che hanno incontrato l’amore in luoghi inaspettati, e di come questo ha influito sui loro percorsi e sulle loro opinioni riguardo al mondo.
09 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00
10 Luglio
17:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00
10 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
BIGLIETTI
ACQUISTA
posto unico €15,00

CAGE SHUFFLE

produzione Big Dance Theatre (USA New York)
coreografie Annie-B Parson
interprete Paul Lazar
Cage Shuffle è un assolo di teatro/danza. In Cage Shuffle, Paul Lazar racconta una serie di storie di John Cage da un minuto tratte dai reading live di Indeterminacy del 1963, ed esegue contemporaneamente una complessa partitura coreografica di Annie-B Parson. Le storie sono pronunciate in un ordine casuale, senza una relazione predeterminata con la danza, eppure la casualità ha il suo inevitabile ruolo nel creare una miscela di straordinarie connessioni tra testo e movimento. L’umorismo, l’intelletto e l’iconoclastia di Cage trovano espressione ideale in questo nuovo lavoro che aggiunge la danza alle istruzioni originali di Cage sul tema delle performance: leggere le storie ad alta voce, regolandosi in modo che ogni storia duri un minuto, usando o meno modalità casuali.
12 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00
13 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00
14 Luglio
17:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00

BALLET

produzione Big Dance Theatre (USA New York)
creato e diretto da Annie-B Parson
coreografie Annie-B Parson con la compagnia
sound design Tei Blow
interpreti Elizabeth DeMent, Natasha Diamond Walker
prodotto da Sara Pereira da Silva
direttore di scena Ilana Khanin

Ballet è un duetto per due donne basato sul linguaggio figurato, le traiettorie e la materialità della tradizione del balletto classico; è stato creato durante la Parson’s Fellowship al Center for Ballet and The Arts della New York University nella primavera del 2018. In tale contesto, la Parson intendeva realizzare qualcosa che includesse i passi fondamentali del balletto, gli oggetti associati al balletto, la tradizione del balletto narrativo e il cambiamento radicale verso il balletto non narrativo, e nel portare il balletto classico all’interno del suo mondo, lo ha raccontato attraverso il suo personale sguardo coreografico.

12 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00
13 Luglio
22:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00
14 Luglio
17:00
Cantiere Oberdan
il prezzo del biglietto comprende gli spettacoli "Cage Shuffle" e "Ballet"

posto unico €15,00

FOTOGRAFIE