CON ’LE NOZZE DI FIGARO’ A NOVARA E RAVENNA LA TRILOGIA È COMPIUTA!

Con la ripresa de “Le nozze di Figaro”, in scena al Teatro Coccia di Novara venerdì 15 e domenica 17 febbraio e al Teatro Dante Alighieri di Ravenna venerdì 22 e domenica 24 febbraio p.v., si conclude, per questa stagione, la trilogia Mozart-Da Ponte coprodotta dal Teatro Coccia di Novara, Ravenna Festival e Festival dei Due Mondi di Spoleto a partire dal 2015.
 
Negli allestimenti di Novara e Ravenna, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini è condotta da Erina Yashima, la regia è di Giorgio Ferrara, le scene sono di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi di Maurizio Galante. Il Coro è quello di San Gregorio Magno. Nel cast dei cantanti, Vittorio Prato (Il Conte di Almaviva), Francesca Sassu (La Contessa di Almaviva), Lucrezia Drei (Susanna), Simone Del Savio (Figaro), Aurora Faggioli (Cherubino), Isabel De Paoli (Marcellina), Ion Stancu (Bartolo), Jorge Juan Moorata (Basilio), Riccardo Benlodi (Don Curzio), Leonora Tess (Barbarina), Jonathan Kim (Antonio).
Composta fra l’ottobre del 1785 e l’aprile del 1786, "Le nozze di Figaro" di Wolfgang Amadeus Mozart, è la prima delle tre opere scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. Una collaborazione straordinaria che avrebbe prodotto altri due capolavori del teatro lirico quali "Don Giovanni" e "Così fan tutte". Il soggetto del libretto fu tratto dalla commedia di Beaumarchais "Le mariage de Figaro" del 1781. Un intreccio serrato e travolgente, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una “folle giornata”, ricca di eventi drammatici e comici e tale da consentire l’indagine musicale delle psicologie in gioco. Una satira sulle classi sociali privilegiate dell’epoca, ma anche un’acuta metafora delle diverse fasi dell’amore. L’opera, andata in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 1º maggio 1786, è articolata in quattro atti, e narra, tra mille complicazioni, l’ardua ma vittoriosa difesa che Figaro, servitore del conte d’Almaviva, fa della propria fidanzata Susanna, insidiata dal capriccio del padrone, alla fine gabbato, deriso da tutti e costretto a consentire alle nozze dei due servi.