MOZART

DON GIOVANNI



libretto Lorenzo Da Ponte
dramma giocoso in due atti

editore proprietario Bärenreiter-Verlag, Kassel                                
rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
prima rappresentazione Praga, Nostitz -Theater, 29 ottobre 1787

direttore James Conlon
regia e ideazione luci Giorgio Ferrara
drammaturgia Giorgio Ferrara, René de Ceccatty
scenografia Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
costumi Maurizio Galante
disegno luci Fiammetta Baldiserri
aiuto regista Patrizia Frini

Don Giovanni Dimitris Tiliakos
Il commendatore Antonio Di Matteo
Donna Anna Lucia Cesaroni
Don Ottavio Brian Michael Moore
Donna Elvira Davinia Rodriguez
Leporello Andrea Concetti
Zerlina Arianna Vendittelli
Masetto Daniel Giulianini

maestro al clavicembalo Daniela Pellegrino

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
si ringrazia Carla Delfrate per la collaborazione alla preparazione dell’Orchestra Cherubini 

complessi di palcoscenico
Orchestra Sinfonica Nazionale Conservatori Italiani

International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti

progetto artistico Festival di Spoleto
prodotto da Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con Festival di Spoleto 60
Cartagena Festival Internacional de Música

direttore allestimenti scenici Ottorino Neri
coordinamento produzione Maya Dobromirova Dimova
direttore di scena Fabrizio Pisaneschi

assistente ai costumi Marta Rinaldi
maestro di sala Eugenio Krizanovski
direttore musicale di palcoscenico Azzurra Steri
maestro di palcoscenico Meri Piersanti
maestro alle luci Carmine Diodoro
 
Simone Manzotti nel ruolo di Kierkeegard 
Francesco Gentileschi nel ruolo della Morte 
becchini Luca Bray, Sebastian Cao, Francesco Mariani, Carlo Trampetti, Alessandro Canessa, Paolo Tagliavento
 
coordinamento direzione tecnica Daniele Di Battista
segreteria tecnica generale Silvia Preda
assistente Valeria Rossi

responsabile luci Graziano Albertella

responsabile settore macchinisti Paolo Zappelli
capo macchinisti Michele Colella e Massimiliano Marotta
macchinisti Andrea Becchetti , Leonardo Bellini, Enrico Calabresi, Alessio Lodovichetti, Fabio Pibiri

operatore console luci moving light Stefano De Vito Malin
capo elettricista Simone De Angelis
elettricista Gianluca Lancia

fonico Andrea Bisaccioni

capo attrezzista Patrizia Valentini
attrezzista Eleonora Briguori, Edoardo Marcolini

responsabile sartoria Chiara Crisolini Malatesta
sarte Marian Osman Mohamed , Serenella Orti, Francesca Persichini, Giuliana Rossi

costumi Farani Sartoria Teatrale
calzature Pompei 2000 Roma 
responsabile trucco e acconciature Roberto Maria Paglialunga
elementi di attrezzeria E. Rancati s.r.l
si ringrazia Cinemateriale di Massimo Latour

elementi scenografici
MEKANE srl Roma
Laboratorio di scenotecnica e pittura del Festival dei Due Mondi di Spoleto

responsabile scenografia Claudio Balducci
pittori realizzatori Moreno Bizzarri, Cristina Ducci

servizio audio Opera26 Group
luci Luce è S.r.l. Firenze
sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze
strutture e servizi per spettacolo Atmo Divisione Gioform srl
pianoforti Angelo Fabbrini
accordatore Luigi Fusco
regolazione luci E.T.C. Italia www.etcconnect.com
trasporti S.I.C.A.F Spoleto



La 60a edizione del Festival di Spoleto inaugura con il Don Giovanni di Mozart che va così a concludere il progetto artistico triennale della trilogia di Mozart/Da Ponte, realizzato grazie alla collaborazione con il Ravenna Festival, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Teatro Coccia di Novara.
Don Giovanni - ossia Il dissoluto punito è la seconda delle tre opere italiane che il compositore austriaco scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte, il quale attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca. Essa precede Così fan Tutte e segue Le nozze di Figaro e venne composta tra il marzo e l’ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni. Questo "dramma giocoso in due atti", nel quale Mozart ha coniugato in modo sublime drammaticità e comicità, musica e parola, realismo e invenzione, andò in scena per la prima volta al Teatro nazionale di Praga nell’autunno del 1787, dove fu "accolto con il più vivo entusiasmo" (come scrisse lo stesso Mozart all’amico von Jacquin) e da allora godette del privilegio di una vita scenica praticamente ininterrotta, essendo considerato durante tutto l’Ottocento l’opera per antonomasia e rappresentando di fatto una tappa obbligata nel repertorio dei più grandi interpreti e direttori del Novecento.


JAMES CONLON | Il direttore d’orchestra  James Conlon ha assunto la carica di Direttore principale dell’OSN Rai dall’ottobre 2016. È Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles dal 2006. È stato Direttore musicale del Ravinia Festival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra (2005-2015), Direttore principale dell’Opéra de Paris (1995-2004), Direttore generale musicale della Città di Colonia - dove era a capo della Gürzenich-Orchester e dell’Opera di Colonia (1989-2002) - Direttore musicale della Filarmonica di Rotterdam (1983-1991) e del Cincinnati May Festival (1979-2016), il più antico Festival corale degli Stati Uniti. Dal suo debutto, avvenuto nel 1976, ha diretto più di 280 recite al Metropolitan di New York, tra cui la più recente, nel 2014, Lady Macbeth del distretto di Mtsensk di Šostakovič. Ha diretto alla Scala di Milano, Staatsoper di Vienna, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Lyric Opera di Chicago, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma (nell’estate 2015 vi ha interpretato La dama di Picche di Čajkovskij), Teatro Real di Madrid e ROH di Londra. All’Opera di Los Angeles, dopo la sua nomina, ha diretto 52 produzioni e 335 recite, tra le quali si segnala la prima esecuzione in quella città del Ring des Nibelungen nel 2010. Si è dedicato a riscoprire i lavori di compositori oscurati dal regime nazista. Ha insegnato nelle scuole della New World Symphony, Ravinia Festival, Aspen Music Festival, Tanglewood Music Center e alla Juilliard School di New York. Ha inciso per Emi, Sony Classical, Erato, Capriccio, Telarc e Decca. Ha vinto 4 Grammy Awards. Nel 2002 è stato insignito, per mano dell’allora Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac, della Légion d’Honneur. Tra i futuri impegni, oltre quelli stabili con l’Opera di Los Angeles e l’Orchestra Sinfonica della RAI, con la quale partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive, si citano: Falstaff alla Staatsoper di Vienna, Macbeth con Placido Domingo al Teatro Real di Madrid, Billy Budd all’Opera di Roma, Der Fliegender Holländer in forma di Concerto con l’Orchestra Rai di Torino, e concerti con Orchesta Nacional de Espagne, Orchestre de Paris, le Orchestre filarmoniche di Rotterdam e Los Angeles e l’Orchestra sinfonica di Cincinnati. Ha diretto il Concerto di Capodanno 2016 alla Fenice di Venezia, trasmesso in diretta su Rai Uno. Il Don Giovanni è il terzo titolo della trilogia Mozart/Da Ponte che esegue al Festival di Spoleto nell’ambito di un progetto triennale.

GIORGIO FERRARA | Nato a Roma. Ha seguito il corso di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza e il corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio d’Amico". È stato aiuto-regista di Luca Ronconi e di Luchino Visconti, con i quali ha intensamente collaborato. Per la RAI ha diretto il filmL’uomo che ho ucciso dal romanzo 1912+1 di Leonardo Sciascia, sceneggiatura di Domenico Rafele, Pierre Dumayet e la serie Avvocati di Giancarlo de Cataldo. Per il cinema ha diretto: Un cuore semplice, sceneggiatura di Cesare Zavattini dal racconto di Gustave Flaubert, premiato con il David di Donatello, il Premio Rizzoli, il Premio Saint Vincent e il Nastro d’argento; Caccia alla Vedova, sceneggiatura di Enrico Medioli dalla Vedova scaltra di Goldoni; Tosca e altre due dalla omonima commedia di Franca Valeri, sceneggiatura di Enrico Medioli. Per il teatro ha messo in scena spettacoli di autori classici e contemporanei come Pirandello, Strindberg, Goldoni, Carlo Bernari, Francesca Sanvitale, Enzo Siciliano, Franca Valeri, Cesare Musatti, Natalia Ginzburg e Corrado Augias. Per il Teatro dell’Opera di Roma ha messo in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Per il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha messo in scena: Gogo no eiko di Hanz Werner Henze; Amelia al ballo di Gian Carlo Menotti; Il giro di vite di Benjanim Britten; The Piano Upstairs di John Weidman; Così fan tutte e Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart. Come attore ha partecipato a: Misura per misura e Riccardo III di Shakespeare, regia di Luca Ronconi; Nina di André Roussin, regia di Bernard Murat; Alcool scritto e diretto da Adriana Asti; La Maria Brascadi Testori, regia di Andrée Ruth Shammah; L’inserzione di Natalia Ginzburg, regia di Giorgio Ferrara; Le sedie di Jonesco, regia di Tullio Pericoli; Danza macabra di August Strindberg, regia di Luca Ronconi. È stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e Presidente del Forum des Instituts Culturels Etrangers à Paris. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui ricopre oggi il ruolo di Direttore Artistico.

RENÉ DE CECCATTY | È nato a Tunisi nel ‘52. Vive a Parigi. Ha pubblicato una ventina di romanzi (tra cui La Sentinelle du rêve, L’Or et la poussière, l’Accompagnement, Aimer, L’Hôte invisible, Un renoncement, Objet d’amour, Enfance, dernier chapitre). Ha tradotto molti autori italiani (Petrarca, Dante, Leopardi, Casanova, Saba, Moravia, Pasolini, Bonaviri, Penna, Naldini) e giapponesi (in collaborazione con Ryôji Nakamura: Ôé, Abé, Sôseki, Tanizaki, Mishima). Ha vinto il Premio Mondello 2008 per le sue traduzioni di Moravia. Ha scritto le biografie di Pasolini, Maria Callas, Sibilla Aleramo, Moravia, Elsa Morante. Cinque dei suoi libri sono stati tradotti in italiano finora: La stella rubino (Costa e Nolan), Sibilla Aleramo (Mondadori),  La parola amore (Archinto), Alberto Moravia (Bompiani),  Amicizia e passione (Archinto). Scrive anche molto per il teatro. Ha lavorato con Claudia Cardinale, Isabelle Adjani, Anouk Aimée e Adriana Asti che gli ha confidato i suoi ricordi (Ricordare e dimenticare Portaparole 2016) portati in scena da Andrée-Ruth Shammah in Memorie di Adriana sempre al 60° Festival di Spoleto. Lavora spesso con il regista argentino Alfredo Arias. Le loro commedie sono state allestite in Italia (Pene di cuore di una gatta francese, Concha Bonita, Pallido oggetto del desiderio, Madame Pink). La sua collaborazione con Giorgio Ferrara è cominciata dodici anni fa a Parigi con Solus ad solam, seguito da Il cielo e il sangueAlberto e MoraviaZaide. A Spoleto è venuto varie volte a presentare spettacoli, tra i quali Anouk Aimée legge Moravia. Ha appena scritto le parole addizionali per una versione aumentata inedita di Fra Diavolo di Auber che sarà creata in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Roma in ottobre 2017.

DANTE FERRETTI | Nato a Macerata nel 1943, lo scenografo Dante Ferretti, sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà che ha sfiorato talvolta la trasgressione storica, rivoluzionando il panorama della scenografia cinematografica dapprima in patria, al fianco di registi come Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini, e poi fuori dai confini nazionali. Intuizioni geniali come il labirinto verticale ne Il nome della rosa (1986) di Jean-Jacques Annaud, la forza visionaria espressa nel kolossal fantasy Le avventure del barone di Munchausen (1989) di Terry Gilliam, la capacità di trasfigurare città e quartieri nelle ricostruzioni realizzate per i film di Martin Scorsese hanno fatto di lui uno dei più brillanti scenografi del cinema mondiale. Premio Oscar, con la moglie Francesca Lo Schiavo, nel 2005 per The aviator di Scorsese e nel 2008 per Sweeney Todd di Tim Burton, tra le sue scenografie successive vanno ricordate quelle dei film diretti da Martin Scorsese Shutter Island (2010) e Hugo (2011; Hugo Cabret, 2012), pellicola per la quale nel 2012 si è aggiudicato insieme a Francesca Lo Schiavo il terzo Oscar della carriera. Nel 2013, in concomitanza con il settantesimo anniversario della sua nascita, il MoMA di New York gli ha dedicato la personale Dante Ferretti. Design and construction for cinema.

FRANCESCA LO SCHIAVO | Nata a Roma, la scenografa Francesca Lo Schiavo, ha lavorato in team con Dante Ferretti come Set Decorator da molti anni. Con i suoi lavori ha conquistato Hollywood. Già candidata all’Oscar per ben otto volte, ha vinto l’Academy Award per la scenografia di The aviator (di Martin Scorsese, regista con il quale ha lavorato spesso negli anni) nel 2005, di Sweeney Todd nel 2008 (di Tim Burton) e di Hugo nel 2012 (Hugo Cabret, diretto da Martin Scorsese). 

MAURIZIO GALANTE | Ha studiato architettura prima di affrontare la moda, all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Oggi è uno dei più stimati fashion designer di haute couture al mondo. Le creazioni di Maurizio Galante sono parte integrante delle collezioni permanenti di importanti musei: Victoria & Albert Museum a Londra, il museo des Arts Décoratifs al Louvre, le Grand Palais a Parigi, il Kyoto Costume Institute a Kyoto, il MOMA a New York, il museo de l’Art et l’Industrie a Saint Etienne, la Triennale a Milano e il MUDAM  musée d’Art Moderne du Luxembourg. Nel corso dei suoi 25 anni di carriera, il couturier e designer italiano, che ha scelto di vivere a Parigi, ha ricevuto numerosi premi e nel 2008 è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, in considerazione del suo contributo all’industria della moda francese. Rifiutando tutte le etichette e il restrittivo concetto di "stagione", la creatività di Maurizio Galante si esprime oltre la moda, con una particolare attenzione per l’approccio trasversale. La sua visione sottolinea il punto di incontro tra diverse discipline: design, architettura, moda e arte. La sua opera può definirsi un felice matrimonio di contrasti fra rigore e poesia, tradizione e innovazione. Le sue creazioni, nei vari settori, sollecitano il desiderio e il dialogo e sono disegnate con l’intento di suscitare sempre nuove emozioni.

FIAMMETTA BALDISSERI | Frequenta l’università a Bologna dove si laurea in Scienze della Terra. Segue un corso per illuminotecnici al Teatro Regio di Parma dove inizia la sua attività di tecnico teatrale. Come tecnico partecipa al Festival di Spoleto e al Rossini Opera Festival di Pesaro. Segue la tournée internazionale di La donna del mare con la regia di Robert Wilson. Svolge attività come assistente luci in allestimenti firmati da Pierluigi Pizzi, Luca Ronconi, Emilio Sagi, Robert Wilson, Graham Vick. Dal 2002 firma le luci di spettacoli con i seguenti registi: Franco Zeffirelli, Pierfrancesco Maestrini, Cristina Muti Mazzavillani, Micha van Hoeke, Beppe De Tomasi, Paolo Panizza, Maria Elena Mexia, Giorgio Albertazzi, Elisabetta Courir, Lamberto Puggelli, Massimo Gasparon, Carmelo Rifici, Nicola Berloffa, Jacopo Spirei, Andrea Cigni. Dal 2009 cura l’illuminazione ai Musei di San Domenico di Forlì. Dal 2007 collabora con l’Accademia di Belle Arti di Bologna sezione Scenografia del Melodramma dove tiene corsi di illuminotecnica teatrale.

DIMITRIS TILIAKOS | Baritono | Uno dei baritoni più interessanti della sua generazione, Dimitris Tiliakos ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più importanti teatri del mondo, fra i quali il New York Metropolitan Opera (La bohème), il London Royal Opera House (Don Carlos), l’Opéra National de Paris (Don Carlo, Macbeth), il Teatro Real Madrid (Les Huquenots, Dido and Aeneas e Macbeth), il Teatro Liceu Barcelona (The Legend of the invisible city of Kitez di Rimsky-Korsakov), l’Opernhaus Zurich (Macbeth), l’Opéra de Montecarlo (La bohème), il Teatro La Fenice (Manon Lescaut), l’Athens Megaron (Simone Boccanegra, Macbeth), il Greek National Opera (Don Giovanni, Carmen, Il Trovatore), l’Opera de Nice (Il Trovatore e Simon Boccanegra), lo Staatsoper Hamburg (Manon Lescaut),  la Mosca Tchaikovsky Hall (La boheme), il Tokyo Opera City  e molti altri. Ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Renato Palumbo, Evelino Pidò, Teodor Currentzis, Myung-whun Chung, Alain Altinoglu e Marc Minkowski, e con direttori quali Graham Vick, Claus Guth, Dmitri Tcherniakov, Robert Carsen e Bob Wilson, fra gli altri. Fra i suoi ultimi successi si annoverano le interpretazioni di Francesca da Rimini(Lanciotto) alla Monnaie de Bruxelles, La traviata (Germont) alla Royal Danish Opera e alla Tchaikovsky Opera di Perm, Rigoletto (ruolo del titolo) al Bolshoi di Mosca, Macbeth all’Opernhaus Zurich e Aida (Amonasro) a La Monnaie de Bruxelles. La sua discografia include le incisioni di Macbeth di Verdi per la Bel Air Classiques con l’Orchestra dell’Opéra National de Paris, Dido and Aeneas per Alpha, Francesca da Rimini (Lanciotto) per Bel Air Classiques, Winterreise di Schubert per Navis Classics e Don Giovanni (ruolo del titolo) per la Sony Classical con la direzione di Teodor Currentzis. Nato a Rhodes in Grecia, dopo aver studiato la viola, si è dedicato al canto presso il Conservatorio di Atene. Vincitore del premio "Maria Callas" e di due borse di studio, ha così potuto continuare gli studi a Monaco presso la "Hochschule für Musik und Theater". 

ANTONIO DI MATTEO | Basso | Uno dei talenti più promettenti della sua generazione, diplomato al Conservatorio di Salerno, ha studiato inoltre presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Renata Scotto e presso lo Young Artist program del Festival di Salisburgo. Vincitore del Premio Speciale "Fondazione Pavarotti International" nel VII Concorso Internazionale di Ravello (2013) e vincitore del 1° Premio al V Concorso "Benvenuto Franci" di Pienza (2014), il giovane basso ha già avuto modo di calcare il palcoscenico di alcuni fra più prestigiosi teatri italiani e internazionali, collaborando con direttori del calibro di Antonio Pappano, Fabio Luisi, Nello Santi, Michele Mariotti e Daniel Oren. Fra gli impegni più recenti si segnalano le interpretazioni in Turandot (Timor) al Teatro Lirico di Cagliari, Rigoletto (Sparafucile) al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro Verdi di Pisa  e al Teatro Sociale di Rovigo, Aida (Ramphis) al Teatro Coccia di Novara, Die Zauberflöte (Sarastro) al Teatro Massimo di Palermo, Attila (Papa Leone) al Teatro Comunale di Bologna e al Teatro Massimo di Palermo, La bohème (Colline) al Festival d’Antibes, Tosca (Angelotti) al Teatro Petruzzelli di Bari, Francesca da Rimini (Guido) di Mercadante presso il Festival della Valle d’Itria. Fra i suoi prossimi impegni, Die Zauberflöte (Sarastro) al Teatro Regio di Torino e all’Opéra de Toulon, Don Giovanni(Commendatore) al Festival di Spoleto, I Puritani al Festival di Savonlinna in tournée con il Teatro Real de Madrid, Un ballo in maschera (Tom) al Liceu de Barcelona, Aida al Teatro Comunale di Bologna, Don Carlo (Grande Inquisitore) a Tenerife e Rigoletto (Sparafucile) a Menorca.

LUCIA CESARONI | Soprano | La soprano italo-canadese Lucia Cesaroni è già da tempo nota all’attenzione del pubblico e della critica, da Vancouver alla ‘Bell’Italia’, per le sue performance in recital, concerti e opere liriche. Si è esibita allo Snape Maltings in uno degli Aldeburgh Alumni Recital con Steuart Bedford ed è stata borsista al Ravinia Art Song Institute. Forte di un ampio repertorio, ha debuttato nel ruolo di Maria con la Vancouver Opera in West Side Story e poi in quello di Norina nel Don Pasquale della Saskatoon Opera. Ha cantato con successo nel Messia con le Orchestre Sinfoniche di Montreal e Victoria, nello Stabat Mater di Pergolesi con l’Orchestra Filarmonica di Hamilton, ne La creazione di Haydn con l’Orchestra Sinfonica della Nova Scozia e in recital lirici con l’Aldeburgh Connection. I suoi impegni futuri includono il ruolo di Musetta ne La bohème sia con l’Opéra de Montréal che con la Pacific Opera Victoria. Fra i suoi ruoli recenti e passati, si annoverano Susanna ne Le nozze di Figaro al Festival di Spoleto, Woglinde ne L’oro del Reno per la Pacific Opera Victoria, il ruolo da protagonista nel debutto mondiale di Iside e Osiride di Togni/Singer e la sua interpretazione nei Carmina Burana per il Chorus Niagara. È stata Barbarina all’Opera Hamilton ne Le Nozze di Figaro, Adele ne Il pipistrello e Julia in Der Vetter aus Dingsdaper il Teatro dell’Operetta di Toronto e in una serata di gala con la Kingston Symphony. È stata inoltre Cleopatra nel Giulio Cesare di Handel con Orchestra London e Anne Trulove ne La carriera di un libertino di Stravinsky con la Pacific Opera Victoria, dove "alla tenera età di 26 anni, Lucia Cesaroni sembra davvero Anne: dolce, leale, lirica, e assolutamente centrata nella sua sincerità". Durante il suo anno in Germania, dove studiava con Edith Wiens, ha cantato come soprano solista in un tour europeo di Carmina Burana: Monumental Opera con la Royal Philharmonic Orchestra e la Berlin Symphoniker. 

BRIAN MICHAEL MOORE | Tenore | Originario di Cincinnati, Ohio, è attualmente membro del Domingo-Colburn-Stein Young Artist Program della Los Angeles Opera per la quale nella scorsa stagione ha ricoperto i ruoli di Spoletta (Tosca), di Nathanaël (Les Contes d’Hoffmann), dell’Ebreo #3 (Salomè), e dell’Ufficiale Lonigan (Wonderful Town). Nell’estate 2017 canterà in Seven Angels di Luke Bedford al Festival di Musica di Aspen. Di recente è stato in cartellone al Merola Opera in Transformations di Conrad Susa. Ruoli recenti comprendono il Pastore nell’Oedipus Rex con James Conlon al Cincinnati May Festival, Don Ottavio in Don Giovanni per la New York Opera Exchange e l’Addestratore in Der Rosenkavalier alla Cincinnati Opera. Nel 2015, ha interpretato il Duca nel Rigoletto al Teatro dell’Opera di Asheville e al Festival di Musica di Brevard. Ha conseguito la laurea ed il master alla Manhattan School of Music.

DAVINIA RODRIGUEZ | Soprano | Nata a Las Palmas, Davinia Rodriguez si è imposta fin da giovanissima all’attenzione del pubblico cantando nei maggiori teatri spagnoli. In breve tempo ha debuttato ruoli principali in opere quali Così fan tutte (Despina), Le nozze di Figaro (Contessa), L’Elisir d’Amore (Adina), nonché  ne Il viaggio à Reims (Contessa di Folleville e Madama Cortese) presso il Rossini Opera Festival di Pesaro. Si ricordano le interpretazioni de la Princesse, le Rossignol e le Feu ne L’enfant et les sortilèges di Ravel al Teatro San Carlo di Napoli, di Zerlina in Don Giovanni alla Suntory Hall di Tokyo, di Micaela in Carmen a Cremona, Brescia, Pavia, Como. Ha interpretato L’Italiana in Algeri al Teatro Real di Madrid, La vedova allegra al Carlo Felice di Genova e a Verona, Così fan tutte alla Tokyo Suntory Hall e Juditha Triumphans a Macerata. È stata acclamata ne La traviata a Bilbao, ne I Due Foscari al Theater an der Wien, in Luisa Fernanda alla Florida Grand Opera e a Valencia, ne La bohème a Dallas e si è esibita nella Medea al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Ha collaborato con importanti direttori d’orchestra fra i quali Lopez Cobos, Domingo, Conlon, Tate, Zedda, Luisotti, Noseda, Renzetti e Frizza. Recentemente ha debuttato al Gran Teatre del Liceu con Simon Boccanegra accanto a  Placido Domingo, ha partecipato all’apertura del Festival di Spoleto e al Teatro San Carlo di Napoli interpretando la Contessa di Almaviva ne Le Nozze di Figaro, ha debuttato come Lady Macbeth (Macbeth) al Theater an der Wien e come Nedda (Pagliacci) al Teatro Regio di Torino ed è ritornata all’ABAO-OLBE di Bilbao come Donna Anna nel Don Giovanni. Prossimamente si esibirà in Turandot al Macerata Opera Festival e ritornerà al Teatro San Carlo di Napoli con la sua acclamata Amelia Grimaldi di Simon Boccanegra

ANDREA CONCETTI | Basso | Nel corso della sua carriera ha avuto modo di calcare i palcoscenici di alcuni fra i maggiori teatri del mondo, fra i quali Festival di Salisburgo, Teatro alla Scala, Opéra National de Paris, Théâtre des Champs Elysées di Parigi, Konzerthaus di Vienna, Festival di Edinburgh, Bayerische Staatsoper, Staatsoper di Berlino, La Monnaie di Bruxelles, Teatro São Carlos di Lisbona, Teatro Municipal di Santiago del Chile, New National Theatre a Tokyo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Parma e Teatro Regio di Torino. Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Richard Bonynge, Gustav Kuhn, Riccardo Muti, Gustavo Dudamel, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, e registi quali Daniele Abbado, Luca Ronconi, Filippo Crivelli, Piero Faggioni e Stefano Vizioli. Nelle ultime stagioni ha interpretato con grande successo Simon Boccanegra (Fiesco) nei Teatri di Pisa, Livorno, Rovigo e Lucca, I Due Foscari (Jacopo), L’Incoronazione di Poppea (Seneca) e Le nozze di Figaro (Bartolo, Antonio) al Teatro alla Scala, La bohème (Colline) al Teatro San Carlo di Napoli e a Mumbai, Le nozze di Figaro al Festival di Cartagena e Norma (Oroveso) all’Opera de Tenerife. Fra i suoi prossimi impegni si annoverano le produzioni di Così fan tutte(Don Alfonso) alla Semperoper di Dresden e Maria Stuarda (Giorgio Talbot) al Teatro Carlo Felice di Genova.

ARIANNA VENDITTELLI | Soprano | Uno dei soprani più interessanti della sua generazione, ha già avuto modo di calcare alcuni fra i più prestigiosi teatri al mondo, fra i quali Salzburg Festival, Ravenna Festival, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice in Venice, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Massimo di Palermo, Opera in Tenerife, National Centre for the Performing Arts di Pechino, collaborando con direttori d’orchestra quali James Conlon, Cristopher Franklin, Alain Guingal, Gianandrea Noseda, Riccardo Muti. Fra gli impegni più recenti si ricordano le interpretazioni di Le nozze di Figaro (Contessa d’Almaviva) a Tenerife,  Elisabetta Regina d’Inghilterra(Matilde) con l’Ensemble Matheus di Jean-Christophe Spinosi, Il Segreto di Susanna (Susanna) al Teatro La Fenice di Venezia, Le nozze di Figaro al Teatro Comunale di Bologna e al Festival di Spoleto, Le Nozze in Sogno di Cesti al Festival di Innsbruck, San Guglielmo (Angelo) di Pergolesi al Teatro Pergolesi di Jesi, la Messa dell’Incoronazione di Mozart all’Academia Montis Regalis di Bratislava, Così fan tutte (Fiordiligi) nei teatri di Novara, Piacenza e Ravenna e Gina (ruolo del titolo) presso il Teatro Malibran di Venezia. Fra i suoi prossimi impegni si annoverano le produzioni di Don Giovanni (Zerlina) al Teatro dell’Opera di Roma, Il segreto di Susanna (Susanna) al Teatro San Carlo di Napoli, Fidelio (Marcellina) con l’Orchestra Sinfonica della RAI in Torino diretta da James Conlon, nonché San Giovanni Battista di Stradella all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik. Nata a Roma, continua lo studio del canto con il celebre soprano Mariella Devia.

DANIEL GIULIANINI | Basso | Classe 1987, inizia i suoi studi di musica al conservatorio "Bruno Maderna" di Cesena, diplomandosi a pieni voti. Si trasferisce quindi a Bologna dove frequenta la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale, specializzandosi  sotto la guida del maestro Carlo Meliciani e successivamente con Franco Fussi. Daniel Giulianini si è distinto in importanti concorsi lirici quali il concorso "Etta Limiti" nel 2012 e il premio del pubblico al concorso As.Li.Co 2015. Debutta molto giovane nella stagione 2009/2010 prima come Morales nella Carmen in scena a Lugo e successivamente come Haly ne L’Italiana in Algeri al Municipale di Piacenza. Seguono importanti appuntamenti tra i quali si ricordano: La Traviata e i concerti lirici ad Abu Dhabi; Monterone nel Rigoletto con la regia di Cristina Mazzavillani Muti al Ravenna Festival e poi in tournée a Piacenza, Dubai, Bharein; il debutto come Dulcamara ne L’Elisir d’amore nella produzione curata da Leo Nucci a Piacenza e in scena anche al Teatro Alighieri di Ravenna. Ha inoltre interpretato Schaunard nella Bohème a Ravenna, Vilnius e Novara. È  stato quindi impegnato in una serie di concerti con lo Young Singer Project di Salisburgo a Mosca, in concerto a Como e ad un Gala Lirico presso il Teatro Regio di Parma. Più recentemente ha debuttato il ruolo di Banco nel Macbeth a Ravenna e quello Figaro ne Le Nozze di Figaro al Festival di Spoleto, sotto la direzione di James Conlon e la regia di Giorgio Ferrara; nuovamente Banco in tour con il Ravenna Festival a Savonlinna e Commendatore in Don Giovanni a San Sebastian; ha preso parte alle riprese de La Bohème a Piacenza, Padova, Savona e Lucca; è stato Bertam ne La Donna del Lagoa Salisburgo. Parteciperà alla produzione di Don Carlos all’Opéra de Paris e in Don Giovanni a Tel Aviv.

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI | Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio. In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Buenos Aires e Tokyo. All’intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Wayne Marshall, Anne Sophie-Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov e Alexander Toradze. Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la prestigiosa rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano. Nel 2015 l’Orchestra, diretta da James Conlon, ha avviato un percorso triennale con il Festival di Spoleto attraverso la "trilogia dapontiana" che, dopo Così fan tutte e Le nozze di Figaro, si completerà quest’anno con Don Giovanni.

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE CONSERVATORI ITALIANI | L’orchestra Nazionale Sinfonica dei Conservatori Italiani è un progetto voluto e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il sistema dell’alta formazione musicale, il suo patrimonio artistico e umano. L’orchestra è formata dai migliori studenti provenienti dai vari conservatori italiani, selezionati ogni anno mediante procedura concorsuale. Dopo la selezione, viene tenuto uno stage di formazione orchestrale tenuto dai migliori professionisti del settore e una serie di concerti, che sono occasioni altamente professionalizzanti, grazie ai programmi musicali impegnativi e la direzione di maestri di chiara fama. L’Orchestra, inoltre, svolge una attività di rappresentanza istituzionale nelle ricorrenze nazionali. Negli ultimi anni ha partecipato nel 2015 al Mittelfest di Udine con un programma dedicato all’anniversario della Grande Guerra con la direzione del M° Giuseppe Grazioli e realizzato una tournée a Trieste e in Serbia, toccando le città di Belgrado e Novi Sad. Nel 2016 ha tenuto il concerto di premiazione dei Vincitori del Premio Abbado al Teatro Argentina sotto la guida del M° Bruno Aprea e un concerto per il Giubileo della Misericordia presso la basilica di San Paolo fuori le mura, entrambi svolti a Roma. In formazione cameristica nel 2017 ha partecipato, in occasione della ricorrenza dei 100 anni dall’apparizione della Madonna di Fatima, alla funzione tenuta nella Basilica di Santa Maria Maggiore e alla ricorrenza della Festa del 2 giugno presso l’Ambasciata d’Italia a Vienna. Tiene regolarmente il concerto di premiazione dei Vincitori del Premio delle Arti e nel 2018 è attesa, tra l’altro, nella Stagione del Teatro Petruzzelli di Bari e al Festival di Ravello.

INTERNATIONAL OPERA CHOIR | Nasce nel 2014 e si presenta per la prima volta al pubblico in occasione del concerto Pacem in Terris, tenuto a battesimo dalla Fondazione Carla Fendi, nella cornice della Basilica di S. Giovanni in Laterano. È  specializzato nel repertorio operistico e sacro-sinfonico e ha al suo attivo diverse produzioni e performance in luoghi prestigiosi, come Palazzo Farnese e il Teatro Argentina, dove esegue, in occasione del 200° anniversario della prima romana, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, coglie l’invito della Banda dell’Esercito Italiano, e registra un cd accompagnando la voce del tenore Gianluca Terranova. Per le celebrazioni del Giubileo della Misericordia, indetto nel 2016 da Papa Francesco, lo I.O.C. tiene inoltre un Concerto Solenne nella Chiesa di San Bellarmino a Roma, con il patrocinio della Fondazione Carla Fendi e della Cappella Musicale Pontificia "Sistina". Per la Rassegna Sacrum, a novembre e dicembre 2016, alla Chiesa dell’Ara Coeli di Roma, l’International Opera Choir esegue la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e la IX Sinfonia di Ludwig van Beethoven, con 80 elementi, guidato dalla bacchetta del M° Jacopo Sipari e trasmessi da Telepace. L’anno 2017 comincia con la partecipazione allo spettacolo "Cento", organizzato dal Rotary Distretto 2080, per le celebrazioni del centenario della Rotary Foundation, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma.

GEA GARATTI | Compie gli studi musicali, presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, e si specializza al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Nel 1992 si perfeziona nel metodo corale Kodàly presso l’Università di Esztergom in Ungheria. Nello stesso anno comincia la sua collaborazione con il Teatro "V. Bellini" di Catania, assistente di Marcel Seminara, con il quale si trasferisce al Teatro dell’Opera di Roma dal 1992 al 2000. Dal 2000 al 2010 è assistente di Andrea Giorgi al Teatro dell’Opera di Roma e a partire dalla stagione 2004 assume l’incarico di Altro Maestro del Coro presso la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, dove è attualmente Assistente di Roberto Gabbiani. Dal 2000, come Maestro del Coro, al Teatro dell’Opera di Roma, firma diverse produzioni, tra cui Lady in the dark, La fille du régiment, Così fan tutte, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, e le opere Rigoletto e Tosca, in tournée in Giappone nel 2006. Nel gennaio 2003, su invito dalla Fondazione Teatro Comunale di Bologna, è Maestro del Coro nelle produzioni di Un ballo in maschera di G. Verdi e del Flauto Magico di W.A. Mozart, e cura la preparazione del Ein Deutsches Requiem di J. Brahms, diretto da Daniele Gatti. Tra il 2008 e il 2009 collabora con RAI2 per la rubrica dedicata alla lirica del Tg2.it e con RAI1 nel programma Ti lascio una Canzone; partecipa anche alla realizzazione della scena corale del IV episodio del film To Rome with Love di Woody Allen. Nel 2014, con il sostegno della Fondazione Carla Fendi, fonda l’International Opera Choir, una nuova compagine a più voci, aperta a giovani cantanti di tutte le nazioni che vogliono approfondire il grande repertorio corale nelle sue varie e magnifiche espressioni. Nel 2015 e nel 2016 lo dirige in occasione delle produzione di Così fan tutte e de Le nozze di Figaro di W.A. Mozart per il Festival di Spoleto. 


Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
30 GIUGNO 19:30
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02 LUGLIO 15:00
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BIGLIETTI
prima venerdì 30 giugno
platea I settore €160,00
platea II settore €130,00
palchi platea e I ordine centrali €110,00
palchi platea e I ordine laterali €90,00
palchi II e III ordine centrali €90,00
palchi II e III ordine laterali €70,00
loggione €50,00
 
replica domenica 2 luglio
platea I settore €90,00
platea II settore €75,00
palchi platea e I ordine centrali €65,00
palchi platea e I ordine laterali €50,00
palchi II e III ordine centrali €50,00
palchi II e III ordine laterali €40,00
loggione €25,00
 
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