NEWS IL FESTIVAL APRE CON LE NOZZE DI FIGARO DI WOLFGANG AMADEUS MOZART

Spoleto59 si inaugura con "Le nozze di Figaro" di Mozart, la prima delle tre opere scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. Un intreccio serrato e travolgente, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una “folle giornata”, ricca di eventi drammatici e comici. Una satira sulle classi sociali privilegiate dell’epoca, ma anche un’acuta metafora delle diverse fasi dell’amore.
13/05/2016
IL FESTIVAL APRE CON
LE NOZZE DI FIGARO
DI WOLFGANG AMADEUS MOZART

commedia per musica in quattro atti di Lorenzo Da Ponte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart

prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater 1 maggio 1786

direttore James Conlon
regia Giorgio Ferrara
scene Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
costumi Maurizio Galante
luci A.J. Weissbard

Conte di Almaviva Alessandro Luongo
Contessa di Almaviva Davinia Rodriguez
Figaro Daniel Giulianini
Susanna Lucia Cesaroni
Cherubino Emily D’Angelo
Marcellina Daniela Pini
Bartolo Luca Dall’Amico
Basilio Matteo Falcier
Don Curzio Giorgio Trucco
Barbarina Arianna Vendittelli
Antonio Miguel Ángel Zapater
Coro di paesani, coro di villanelle,
 coro di vari ordini di persone, servi

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti

progetto artistico Spoleto Festival dei 2Mondi
prodotto da Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con Spoleto59 Festival dei 2Mondi, Cartagena Festival Internacional de Musica

Composta fra l’ottobre del 1785 e l’aprile del 1786, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, è la prima delle tre opere scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. Una collaborazione straordinaria che avrebbe prodotto altri due capolavori del teatro lirico quali Don Giovanni e Così fan tutte. Il soggetto del libretto fu tratto dalla commedia di Beaumarchais Le mariage de Figaro del 1781. Un intreccio serrato e travolgente, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una "folle giornata", ricca di eventi drammatici e comici e tale da consentire l’indagine musicale delle psicologie in gioco. Una satira sulle classi sociali privilegiate dell’epoca, ma anche un’acuta metafora delle diverse fasi dell’amore. L’opera, andata in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 1º maggio 1786, è articolata in quattro atti, e narra, tra mille complicazioni, l’ardua ma vittoriosa difesa che Figaro, servitore del conte d’Almaviva, fa della propria fidanzata Susanna, insidiata dal capriccio del padrone, alla fine gabbato, deriso da tutti e costretto a consentire alle nozze dei due servi. Famoso è il monologo di portata rivoluzionaria in cui Figaro denuncia i soprusi della nobiltà.
Nel nuovo allestimento prodotto per Spoleto59, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata da Riccardo Muti, è condotta da James Conlon, la regia è di Giorgio Ferrara, le scene sono di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi di Maurizio Galante, il disegno luci di A.J.Weissbard. L’International Opera Choir è diretto dal maestro Gea Garatti.


JAMES CONLON | Fra i più apprezzati e versatili direttori della scena contemporanea, James Conlon, ha coltivato un vasto repertorio sinfonico, operistico e corale. Dal suo debutto nel 1974 con la New York Philharmonic, nell’arco della sua carriera, ha diretto in quasi tutto il Nord America e in tutte le capitali europee della musica. Grazie alle tournée in tutto il mondo, all’ampia discografia e videografia, ai numerosi saggi, alle frequenti apparizioni televisive, agli impegni in qualità di ospite relatore, e a quelli come direttore alla Metropolitan Opera e alla L.A. Opera, Conlon è fra i più riconosciuti interpreti di musica classica. È Direttore Musicale della Los Angeles Opera, del Ravinia Festival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra, e del Cincinnati May Festival, il più antico festival di musica corale degli Stati Uniti. È stato Direttore Principale dell’Opera National de Paris (1995-2004), Direttore Musicale Generale della Città di Colonia in Germania (1989-2002), ricoprendo anche le cariche di Direttore Musicale dell’Orchestra Gürzenich dell’Opera di Colonia. È stato inoltre Direttore Musicale della Filarmonica di Rotterdam (1983-1991). Dal suo debutto, nel 1976, ha diretto più di 280 spettacoli alla Metropolitan Opera. Con lo scopo di diffondere le opere di compositori soppresse dal regime nazista, si è dedicato alla programmazione della loro musica in Nord America e in Europa: crea la Fondazione OREL e la Ziering-Conlon Initiative for Recovered voices at the Colburn School. Ha ricevuto il premio Crystal Globe dalla Anti-Defamation League nel 2007 e lo Zemlinsky Prize nel 1999. Conlon ha inciso per le etichette Bridge, Capriccio, Decca, EMI, Erato, e Sony Classical. Ha vinto due Grammy Awards per la registrazione con la Los angeles Opera di Ascesa e caduta della città di Mahagonny. Fra i numerosi riconoscimenti, Conlon ha ricevuto il Lifetime Achievement Award dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (2010) e il Premio Galileo nel 2000 a Firenze per il significativo contributo dato alla musica, all’arte e alla pace (2008). È stato nominato Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese nel 1996 e nel 2004 è promosso a Comandante. Nel 2002 riceve dal Presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac, la Legion d’Onore. La direzione de Le Nozze di Figaro fa parte della sua collaborazione triennale nel ciclo di opere per il Festival dei Due Mondi di Spoleto dedicate a Mozart/Da Ponte, con l’Orchestra Cherubini e in collaborazione con Giorgio Ferrara.  

GIORGIO FERRARA | Nato a Roma. Ha seguito il corso di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza e il corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio d’Amico". È stato aiuto-regista di Luca Ronconi e di Luchino Visconti, con i quali ha intensamente collaborato. Per la RAI ha diretto il film L’uomo che ho ucciso dal romanzo 1912+1 di Leonardo Sciascia, sceneggiatura di Domenico Rafele, Pierre Dumayet e la serie Avvocati di Giancarlo de Cataldo. Per il cinema ha diretto: Un cuore semplice, sceneggiatura di Cesare Zavattini dal racconto di Gustave Flaubert, premiato con il David di Donatello, il Premio Rizzoli, il Premio Saint Vincent e il Nastro d’argento; Caccia alla Vedova, sceneggiatura di Enrico Medioli dalla Vedova scaltra di Goldoni; Tosca e altre due dalla omonima commedia di Franca Valeri, sceneggiatura di Enrico Medioli. Per il teatro ha messo in scena spettacoli di autori classici e contemporanei come Pirandello, Strindberg, Goldoni, Carlo Bernari, Francesca Sanvitale, Enzo Siciliano, Franca Valeri, Cesare Musatti, Natalia Ginzburg e Corrado Augias. Per il Teatro dell’Opera di Roma ha messo in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Per il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha messo in scena: Gogo no eiko di Hanz Werner Henze; Amelia al ballo di Gian Carlo Menotti; Il giro di vite di Benjanim Britten; The Piano Upstairs di John Weidman; Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart. Come attore ha partecipato a: Misura per misura e Riccardo III di Shakespeare, regia di Luca Ronconi; Nina di André Roussin, regia di Bernard Murat; Alcool scritto e diretto da Adriana Asti; La Maria Brasca di Testori, regia di Andrée Ruth Shammah; L’inserzione di Natalia Ginzburg, regia di Giorgio Ferrara; Le sedie di Jonesco, regia di Tullio Pericoli; Danza macabra di August Strindberg, regia di Luca Ronconi. È stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e Presidente del Forum des Instituts Culturels Etrangers à Paris. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui ricopre oggi il ruolo di Direttore Artistico.

DANTE FERRETTI | Nato a Macerata nel 1943, lo scenografo Dante Ferretti, sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà che ha sfiorato talvolta la trasgressione storica, rivoluzionando il panorama della scenografia cinematografica dapprima in patria, al fianco di registi come Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini, e poi fuori dai confini nazionali. Intuizioni geniali come il labirinto verticale ne Il nome della rosa (1986) di Jean-Jacques Annaud, la forza visionaria espressa nel kolossal fantasy Le avventure del barone di Munchausen (1989) di Terry Gilliam, la capacità di trasfigurare città e quartieri nelle ricostruzioni realizzate per i film di Martin Scorsese hanno fatto di lui uno dei più brillanti scenografi del cinema mondiale. Premio Oscar, con la moglie Francesca Lo Schiavo, nel 2005 per The aviator di Scorsese e nel 2008 per Sweeney Todd di Tim Burton, tra le sue scenografie successive vanno ricordate quelle dei film diretti da Martin Scorsese Shutter Island (2010) e Hugo (2011; Hugo Cabret, 2012), pellicola per la quale nel 2012 si è aggiudicato insieme a Francesca Lo Schiavo il terzo Oscar della carriera. Nel 2013, in concomitanza con il settantesimo anniversario della sua nascita, il MoMA di New York gli ha dedicato la personale Dante Ferretti. Design and construction for cinema.

FRANCESCA LO SCHIAVO | Nata a Roma, la scenografa Francesca Lo Schiavo, ha lavorato in team con Dante Ferretti come Set Decorator da molti anni. Con i suoi lavori ha conquistato Hollywood. Già candidata all’Oscar per ben otto volte, ha vinto l’Academy Award per la scenografia di The aviator (di Martin Scorsese, regista con il quale ha lavorato spesso negli anni) nel 2005, di Sweeney Todd nel 2008 (di Tim Burton) e di Hugo nel 2012 (Hugo Cabret, diretto da Martin Scorsese). 

MAURIZIO GALANTE | Ha studiato architettura prima di affrontare la moda, all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Oggi è uno dei più stimati fashion designer di haute couture al mondo. Le creazioni di Maurizio Galante sono parte integrante delle collezioni permanenti di importanti musei: Victoria & Albert Museum a Londra, il museo des Arts Décoratifs al Louvre, le Grand Palais a Parigi, il Kyoto Costume Institute a Kyoto, il MOMA a New York, il museo de l’Art et l’Industrie a Saint Etienne, la Triennale a Milano e il MUDAM  musée d’Art Moderne du Luxembourg. Nel corso dei suoi 25 anni di carriera, il couturier e designer italiano, che ha scelto di vivere a Parigi, ha ricevuto numerosi premi e nel 2008 è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, in considerazione del suo contributo all’industria della moda francese. Rifiutando tutte le etichette e il restrittivo concetto di "stagione", la creatività di Maurizio Galante si esprime oltre la moda, con una particolare attenzione per l’approccio trasversale. La sua visione sottolinea il punto di incontro tra diverse discipline: design, architettura, moda e arte. La sua opera può definirsi un felice matrimonio di contrasti fra rigore e poesia, tradizione e innovazione. Le sue creazioni, nei vari settori, sollecitano il desiderio e il dialogo e sono disegnate con l’intento di suscitare sempre nuove emozioni.

A.J. WEISSBARD | Light designer americano, lavora in tutto il mondo per teatro, video, mostre, installazioni permanenti e architettoniche, eventi speciali e moda. Le sue collaborazioni includono progetti con Robert Wilson, Peter Stein, Luca Ronconi, Daniele Abbado, Marina Abramovic, Bernard Sobel, Peter Greenaway, William Kentridge, David Cronenberg, Andriy Zholdak, Shirin Neshat, Gae Aulenti, Fabio Novembre, Pierluigi Cerri, Richard Gluckman, Matteo Thun, Giorgio Armani, Hugo Boss, Ermenegildo Zegna e la Martha Graham Dance Company. I più importanti teatri lirici, festival, teatri e molti altri luoghi, in oltre 40 paesi, hanno ospitato le sue creazioni. Fra questi si ricordano: Lincoln Center New York, Los Angeles Opera, Brooklyn Academy of Music, Teatro alla Scala di Milano, Paris Opera Garnier, Brussels Opera La Monnaie, Teatro Real Madrid, Teatro di Epidauro, Deutsche Oper Berlin, Esplanade Singapore, Bunka Kaikan Tokyo, Teatro Municipal São Paolo, Royal Opera House Muscat; Guggenheim New York e Bilbao, Royal Academy of London, Petit Palais Paris, Vitra Design Museum, Triennale di Milano, Quirinale di Roma, Kunstindustrimuseum Copenhagen, Shanghai Art Museum; Aichi World Expo 2005, Salone del Mobile di Milano, Biennale di Venezia, e il Louvre. I suoi progetti più recenti includono l’ultimo lavoro di Luca Ronconi, la Lehman Trilogy, al Piccolo di Milano, il nuovo spazio espositivo Armani / Silos a Milano, I Diari di Nijinsky con Mikhail Baryshnikov e la regia di Robert Wilson, e il disegno luci e stage per King Kandaules alla Vlaanderen Opera ad Antwerp. È stato insignito del Russia’s 2014 Golden Mask come miglior light designer per il teatro musicale, e del primo premio IFSArts per il Lighting Design.  A.J. Weissbard fa base in Italia e insegna in diverse università in tutto il mondo. 

ALESSANDRO LUONGO | Baritono | Fra i baritoni più promettenti della sua generazione, Alessandro Luongo ha già calcato alcuni fra i più importanti palcoscenici del mondo: Teatro alla Scala, Teatro Real di Madrid, Théâtre des Champs-Élysées de Paris, Festival di Glyndebourne, Opera di Beijing, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Ravenna Festival, Teatro Carlo Felice di Genova. Ha collaborato con prestigiosi direttori quali Riccardo Muti, Zubin Mehta, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Seiji Ozawa, Bruno Campanella ed Evelino Pidò, e con registi come Pier Luigi Pizzi, Jean-Louis Grinda, Cristina Mazzavillani, Ruggero Cappuccio. Fra i suoi recenti successi, le interpretazioni in Carmen al Teatro alla Scala, ne L’elisir d’amore (Belcore) al Teatro Comunale di Bologna, ne Le nozze di Figaro (Conte d’Almaviva) al Teatro Petruzzelli di Bari e al Teatro dell’Opera di Roma, in Don Giovanni (ruolo del titolo) al Teatro La Fenice di Venezia, a Modena, Piacenza, Lucca e Sassari, ne La bohème (Marcello) al Teatro Filarmonico di Verona e al Teatro San Carlo di Napoli, in Falstaff (Ford) al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Zubin Mehta. Fra i suoi prossimi impegni, Le nozze di Figaro (Conte d’Almaviva) al Teatro San Carlo di Napoli e in tournée a Yokohama con la Wiener Staatoper, Benvenuto Cellini (Fierramosca) al Teatro dell’Opera di Roma, La fanciulla del West al Teatro alla Scala, Don Pasquale (Malatesta) al NCPA di Beijing e Così fan tutte(Guglielmo) al Teatro Comunale di Modena. La sua discografia include l’incisione live di Roméo et Juliette di Gounod (Mercutio) dal Teatro Carlo Felice di Genova (cd e dvd Decca). Nato a Pisa nel 1978, si è perfezionato con Alessandro Corbelli, Renato Bruson, Robert Kettelson e Mirella Freni.

DAVINIA RODRIGUEZ | Soprano | Nata a Las Palmas, ha iniziato a studiare canto al Conservatorio della sua città sotto la guida di Leopoldo Rojas O’ Donell. Successivamente ha frequentato la Scuola "Reina Sofia" a Madrid con Teresa Berganza e si è perfezionata con Martina Arroyo a New York e con Raina Kabaivanska a Modena. Attualmente perfeziona il suo repertorio con Sylvia Sass. Si è imposta fin da giovanissima all’attenzione del pubblico cantando nei maggiori teatri spagnoli. In breve tempo ha debuttato importanti ruoli come la Contessa ne Le nozze di Figaro, Carolina nel Il matrimonio segreto, Adina ne L’elisir d’amore, Euridice in Orfeo e Euridice, la Contessa di Folleville e Madame Cortese ne Il viaggio a Reims presso il Rossini Opera Festival di Pesaro. Ha collaborato con importanti direttori d’orchestra fra i quali Jesus Lopez Cobos, Placido Domingo, James Conlon, Jeffrey Tate, Alberto Zedda, Nicola Luisotti, Gianandrea Noseda, Donato Renzetti, Riccardo Frizza. Ha cantato il ruolo della Regina della notte nel Die Zauberflöte alle Settimane Musicali di Stresa, al Teatro Carlo Felice di Genova e all’Opera di Stoccarda, Maria in West Side Story a Parigi e Vienna, la Princesse, le Rossignol e le Feu ne L’Enfant et les Sortilèges di Ravel al Teatro San Carlo di Napoli, Zerlina in Don Giovanni alla Suntory Hall di Tokyo, Micaela in Carmen a Cremona, Brescia, Pavia, Como, Marie alla prima rappresentazione assoluta di Le Malentendu di Matteo D’Amico al Macerata Opera Festival, L’italiana in Algeri al Teatro Real di Madrid, La vedova allegra al Teatro Carlo Felice di Genova e a Verona, la Marchesa del Poggio in Un giorno di regno a Parma, Così fan tutte alla Tokyo Suntory Hall e Juditha Triumphans a Macerata. Recentemente è stata acclamata interprete di Violetta ne La traviata a Bilbao, di Lucia di Lammermoor, di Eurydice nell’Orphée et Eurydice alla Seattle Opera, di Luisa Fernanda con Placido Domingo alla Florida Grand Opera e a Valencia, ne La Bohème a Dallas e si è esibita nella Medea al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e al Liceu di Barcelona con Simon Boccanegra. Fra i suoi prossimi impegni, Macbeth a Vienna e Don Giovanni a Bilbao.

DANIEL GIULIANINI Basso, Baritono | Classe 1987, inizia i suoi studi di musica al Conservatorio "Bruno Maderna" di Cesena, diplomandosi a pieni voti. Trasferitosi a Bologna, frequenta la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale, specializzandosi sotto la guida del maestro Carlo Meliciani e poi di Franco Fussi. Daniel Giulianini si distingue in importanti competizioni liriche quali il concorso "Etta Limiti" e ottiene il premio del pubblico al concorso As.Li.Co 2015. Debutta molto giovane nella stagione 2009/2010 come Morales nella Carmen in scena a Lugo e successivamente come Haly ne L’Italiana in Algeri al Municipale di Piacenza. Seguono importanti appuntamenti: La Traviata e i concerti lirici ad Abu Dhabi, il ruolo di Monterone nel Rigoletto con la regia di Cristina Mazzavillani-Muti al Ravenna Festival e poi le tournée a Piacenza, a Dubai, nel Bahrein; debutta come Dulcamara ne L’Elisir d’amorenella produzione curata da Leo Nucci a Piacenza, in scena anche al Teatro Alighieri di Ravenna; interpreta Schaunard nella Bohème a Ravenna, Vilnius e Novara. Si esibisce in una serie di concerti con lo Young Singer Project di Salisburgo a Mosca e a Como, in un concerto di Gala al Teatro Regio di Parma. Nei prossimi mesi sarà Banco nel Macbeth a Ravenna e Commendatore in Don Giovanni a San Sebastian. Riprese de La Bohème avranno luogo a Piacenza, Savona e Lucca.

LUCIA CESARONI | Soprano | La soprano italo-canadese Lucia Cesaroni è già da tempo nota all’attenzione del pubblico e della critica, da Vancouver alla ‘Bell’Italia’, per i suoi recital, concerti e opere liriche. Ha partecipato all’Aldeburgh Alumni Recital con Steuart Bedford a Snape Maltings ed è stata borsista al Ravinia Art Song Institute. Forte di un ampio repertorio, ha debuttato nel ruolo di Maria al Vancouver Opera in West Side Story e poi in quello di Norina nel Don Pasquale della Saskatoon Opera. Ha cantato nel Messia con le Orchestre Sinfoniche di Montreal e Victoria, nello Stabat Mater di Pergolesi con l’Orchestra Filarmonica di Hamilton, ne La creazione di Haydn con l’Orchestra Sinfonica della Nova Scozia e in recital lirici con l’Aldeburgh Connection. I suoi progetti includono Woglinde ne L’oro del Reno per il Pacific Opera Victoria, il ruolo da protagonista nel debutto mondiale di Iside e Osiride di Togni/Singer e i Carmina Burana per il Chorus Niagara. È già stata Barbarina all’Opera Hamilton ne Le Nozze di Figaro, Adele ne Il pipistrello e Julia in Der Vetter aus Dingsda per il Teatro dell’Operetta di Toronto e in una serata di gala al Kingston Symphonyfor. È stata inoltre Cleopatra nel Giulio Cesare di Handel con l’Orchestra di Londra, Anne Trulove ne La carriera di un libertino di Stravinsky con la Pacific Opera Victoria, dove "alla tenera età di 26 anni, Lucia Cesaroni sembra davvero Anne: dolce, leale, lirica, e assolutamente centrata nella sua sincerità". Durante i suoi anni in Germania, dove studiava con Edith Wiens, ha cantato come soprano solista in un tour europeo dei Carmina Burana: Monumental Opera con la Royal Philharmonic Orchestra e la Berlin Symphoniker. È stata inoltre a Tel Aviv con l’Istituto Internazionale delle Arti Vocali dove ha interpretato Pamina ne Il flauto magico di Mozart. Nata a Toronto e laureatasi in Lirica all’Università della sua città, ha frequentato il Britten-Pears Festival and Young Artists programme, e ha vinto la Canadian Aldeburgh Foundation’s Sutton Scholarship.

ARIANNA VENDITTELLI | Soprano | Fra i soprani più interessanti della sua generazione, ha già calcato alcuni fra i più prestigiosi teatri al mondo - Salzburg Festival, Ravenna Festival, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice in Venice, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Massimo di Palermo, Opera in Tenerife, National Centre for the Performing Arts di Pechino - collaborando con direttori d’orchestra quali Cristopher Franklin, Alain Guingal, Gianandrea Noseda, Riccardo Muti. Fra i suoi impegni più recenti, le interpretazioni ne Le nozze di Figaro (Contessa d’Almaviva) a Tenerife, in Elisabetta Regina d’Inghilterra (Matilde) in tour in Bretagna con l’Ensemble Matheus, ne Il segreto di Susanna (Susanna) al Teatro La Fenice di Venezia, ne Il Re pastore al Teatro Verdi di Trieste, in Gisela (ruolo del titolo) al Teatro Massimo di Palermo, ne Le nozze di Figaro (Barbarina), in Così fan tutte (Despina) e in Carmen al Teatro Regio di Torino, in Don Giovanni (Donna Elvira) e in Così fan tutte (Fiordiligi) al Teatro Olimpico di Vicenza, in Carmen (Micaela) al Teatro Lirico di Cagliari, ne La Cenerentola al National Centre for the Performing Arts di Beijing. Fra i suoi progetti futuri Le nozze di Figaro (Contessa d’Almaviva) al Teatro Comunale di Bologna, Le Nozze in Sogno di Cesti al Festival di Innsbruck e Carmen (Micaela) all’Opera di Tenerife. Nata a Roma, ha studiato canto con il soprano Mariella Devia.

EMILY D’ANGELO | Mezzo-Soprano | Elogiata dal New York Times per la sua "voce dalle tonalità perfettamente sfumate e brillanti come legno di teak",  la mezzo-soprano italo-canadese Emily D’Angelo sarà protagonista di diversi debutti nella stagione 2016-17: quello a Spoleto rappresenta il suo debutto europeo, a cui segue quello in Nord America, con la Canadian Opera Company come membro dell’Ensemble Studio, nel ruolo della Dama Bianca ne Il flauto magico e quello con il ruolo principale in Ariodante. Fra i vincitori delle finali 2016 della Metropolitan Opera National Council Audition, Emily D’Angelo ha vinto anche la Centre Stage Competition 2015 al Canadian Opera Company e la American National Opera Association Competition 2016. Ha vinto inoltre il secondo premio della OREL Foundation Ziering-Conlon Competition nel 2015 e il German Lieder Prize nella Art Song Preservation Society Competition 2016. Sempre nella stagione 2015-16 le sono stati attribuiti riconoscimenti dalla George London Foundation e dalla Gerda Lissner/Liederkranz Foundation. Interprete appassionata, nella stagione 2015-16, si è esibita in recital al Richard Bradshaw Amphitheatre per la Canadian Opera Company, al Toronto Arts & Letters Club, e alla WFMT Chicago Classical Radio Station con un repertorio che spaziava da Frauenliebe und - leben di Schumann ai Poèmes pour Mi di Messiaen. È stata invitata dalla Weill Music Institute della Carnegie Hall per cantare al workshop "The Song Continues" con Marilyn Horne, ed è stata borsista al Ravinia Steans Institute nel 2015 dove tornerà per la stagione 2016. I suoi impegni per la prossima stagione 2016-17 includono recital a Toronto presso la Koerner Hall e al Richard Bradshaw Amphitheatre, oltre che  a Chicago con il Ravinia Steans Institute. Ha conseguito recentemente il Bachelor of Music in Voice Performance all’Università di Toronto.  

LUCA DALL’AMICO | Basso | Tra gli artisti più interessanti della sua generazione Luca Dall’Amico è stato scelto da Riccardo Muti come Agamennon nell’ Iphigénie en Aulide al Teatro dell’Opera di Roma. Subito dopo ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano con Assassinio nella Cattedrale di Pizzetti. Tra gli impegni delle passate stagioni: La Cambiale di Matrimonio e L’Education Manqué al Festival di Wexford, La Sonnambula a Graz, La Forza del Destino e I Lombardi alla Prima Crociata allo Sferisterio di Macerata, L’Italiana in Algeri a Vicenza e Il Trovatore a Ravenna, con la regia di Cristina Muti Mazzavillani. Lavora regolarmente con direttori del calibro di Riccardo Muti, James Conlon, Bruno Bartoletti, Corrado Rovaris, Gianluigi Gelmetti. Particolarmente apprezzato per le sue doti attoriali ha interpretato: Macbeth (Banco), Attila (Leone), Nabucco diretto da Riccardo Muti al Teatro dell’Opera di Roma; Le Nozze di Figaro ad Ancona; Barbiere di Siviglia, La Traviata, Rigoletto, Il Barbiere di Siviglia, La Bohème, L’Africaine, La Clemenza di Tito al Teatro La Fenice di Venezia; Madama Butterly e Tosca a Torre del Lago; Petite Messe Solennelle a Roma. Attivo anche sul versante concertistico, è stato impegnato al Ravenna Festival per I Concerti dell’Amicizia, sempre con Muti che lo ha anche diretto a Chicago con la Chicago Symphony Orchestra. Tra gli impegni più recenti: Il Barbiere di Siviglia, Simon Boccanegra I Capuleti e i Montecchi alla Fenice di Venezia; Les Pécheures des Perles al Teatro Regio di Parma; Aida a St. Margarethen; Il Campiello a Firenze; Stabat Mater a Liverpool; Don Giovanni (ruolo del titolo) a Vicenza, Treviso e Ferrara; Lucia di Lammermoor a Modena e in tournée in Emilia Romagna. È stato in tournée in Giappone con il Teatro dell’Opera di Roma interpretando Simon Boccanegra e Nabucco. Tra gli appuntamenti futuri: Falstaff a Chicago con la Chicago Symphony Orchestra e Riccardo Muti; Turandot(Timur) a Liegi; Selim ne Il Turco in Italia a Modena; repliche in Italia de La Bohème di Ravenna e Ferrando ne Il Trovatore a Cagliari. È nato a Vicenza e si è diplomato con il massimo dei voti in trombone, organo e composizione organistica presso il conservatorio della sua città. Ha proseguito gli studi in canto lirico perfezionandosi sotto la guida di Sherman Lowe e Roberto Scandiuzzi.

DANIELA PINI | Mezzo-Soprano | Laureata in lettere presso l’Università di Bologna con tesi in storia della musica, ha studiato canto con Angelo Bertacchi. Interprete raffinata di un repertorio che predilige i titoli di Mozart e Rossini ma comprende anche la musica francese, la musica barocca e il 900, nelle ultime stagioni ha cantato, tra l’altro, La Cenerentola di Rossini (protagonista) al Teatro Comunale di Bologna, a Trieste, a Sassari e a Francoforte, Il barbiere di Siviglia (Rosina) al Filarmonico di Verona e allo Stadttheater di Stoccarda, Tancredi di Rossini (Roggiero) a Trieste, Osaka e Tokyo, La pietra del paragone (Baronessa Aspasia) al Teatro Regio di Parma e al Teatro Verdi di Sassari (Clarice), Faust di Gounod (Siebel) al Teatro Regio di Parma e al Teatro Verdi di Trieste, Il Viaggio a Reims (Melibea) al Teatro Reale La Monnaie di Bruxelles, Ariodante (Polinesso) a Francoforte, L’Italiana in Algeri(Isabella) a Bologna, Le Nozze di Figaro (Cherubino) a Viterbo e Tokyo, Orlando furioso (Alcina) a Francoforte e a Edimburgo (Medoro), La Clemenza di Tito (Annio) al Teatro Regio di Torino e Candide di L. Bernstein al Carlo Felice di Genova. Il repertorio sacro comprende lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di G. Rossini, il Requiem di Mozart e la Missa solemnis in re maggiore di Beethoven eseguita con il coro Santa Cecilia di Roma, il Messiah di Handel, lo Stabat Mater e il Gloria di A. Vivaldi. Ha lavorato con alcuni tra i più prestigiosi direttori e registi della scena internazionale. Ha cantato: Così fan tutte al Teatro Regio di Torino, Requiem di Mozart al Teatro Filarmonico a Verona, I Puritani a Lione e a Parigi Theatre du Champs Elysees, La Cenerentola a Seattle, il Magnificat di Bach al Teatro Petruzzelli di Bari diretto da Daniele Rustioni e L’Italiana in Algeri (Isabella) al Teatro Regio di Torino, I Capuleti e Montecchi(Romeo) al Teatro Filarmonico di Verona, La Cenerentola (protagonista) al Festival di Cartagena, L’Orlando furioso di Vivaldi a Francoforte, la Messa dell’Incoronazione di Mozart a Bari. Tra gli impegni recenti e futuri: Giulio Cesare a Toulon, concerti a Lorient, Anna Bolena a Bergamo, La Cenerentola a Torino, Medea a Nizza, Falstaff a Monaco.

MATTEO FALCIER | Tenore | Si diploma al Conservatorio di Milano, frequenta i corsi dell’Accademia Rodolfo Celletti di Martina Franca e nel 2012/2013 i corsi dell’Accademia del Teatro alla Scala. Tra i ruoli debuttati, Paolino/ Matrimonio Segreto allo Stresa Festival con Andrea Battistoni e al Regio di Torino con Francesco Pasqualetti, regia di Michael Hampe e ancora a Lucca e Ravenna con Julian Kovatchev, regia Italo Nunziata; Flavio/Norma con Sergio Alapont; Riccardo/Ernani con Maurizio Barbacini a Sassari; Il Marchese/La Cecchina, ossia la buona figliola con Stefano Montanari e regia di Francesco Bellotto a Bergamo; Arturo/Lucia di Lammermoor con Matteo Beltrami, regia Henning Brockhaus nei Teatri del Circuito Lirico Lombardo dove è tornato per Racconti di Hoffmann con Christian Capocaccia. Ha debuttato di recente all’Opera di Roma Basilio/Le nozze di Figaro con Roland Böer. Al Ravenna Festival 2013 canta Bardolfo/Falstaff con Nicola Paszkowski e la regia di Cristina Mazzavillani Muti in coproduzione con i Teatri di Lucca, Piacenza, Savona, Ferrara, Reggio Emilia, Ancona, ripresa successivamente al Savonlinna Opera Festival 2016. Riprende il ruolo al Ravenna Festival 2015 diretto da Riccardo Muti con recite sia a Ravenna che a Oviedo. Ha debuttato Rodolfo/Bohème nel Circuito Lirico Opera Lombardia con Giampaolo Bisanti, regia di Leo Muscato, canta in seguito Rodolfo al Teatro Coccia di Novara, ed è di nuovo all’Opera di Roma Francesco/Benvenuto Cellini con Roberto Abbado, regia Terry Gilliam e nel Trittico Rinuccio/Gianni Schicchi e Amante/Tabarro con Daniele Rustioni e Damiano Michieletto. Oltre che al Festival di Spoleto canterà Basilio in tournée in Giappone con la Staatsoper di Vienna e la direzione di Riccardo Muti.

MIGUEL ÁNGEL ZAPATER | Basso | Iniziato dal padre negli studi di armonia, solfeggio e clarinetto, si reca a Madrid per studiare canto con Isabel Penagos alla Escuela Superior de Canto, e poi con Monserrat Caballé e Simon Estes. Vincitore del Concorso Placido Domingo per il Canto Operalia 1995, la sua carriera inizia nel 1989 con il ruolo di Sparafucile nel Rigoletto per il Teatro de la Zarzuela di Madrid, seguito dal Vescovo ne La Fiamma di Respighi per il Liceo di Barcelona, Phanuel in Herodiade al Teatro Romano di Merida, e il Vecchio Ebreo in Sansone e Dalila al Festival di Peralada. Da allora ha cantato nei più prestigiosi teatri lirici mondiali, e in ruoli e opere altrettanto rilevanti: Sparafucile nel Rigoletto al Teatro alla Scala di Milano; Loredano ne I due Foscari per la ROH Covent Garden di Londra; Don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Rossini a Madrid; Ramfis nell’Aida a Caracas; Rigoletto a Roma; Ferrando ne Il Trovatore; Colline ne La Bohème a Pittsburg; Briano in Aroldo per la ROH Covent Garden di Londra, nel Requiem di Verdi al NHK Theatre con La Scala di Milan, portato in tour a Tokyo con Riccardo Muti; Raimondo in Lucia di Lammermoor per la Wiener Staatsoper di Vienna; Narbal ne I troiani al Teatro alla Scala di Milano; in Sansone e Dalila per la Hamburgische Staatsoper di Amburgo; nel Nabucco al Teatro alla Scala di Milano; nel Rigoletto per ONP La Bastille di Parigi; in Romero di Berlioz per la LSO Barbican Centre di Londra; nel Requiem di Verdi per la Semper Oper di Dresda; nel Filippo II per il Teatro Arriaga di Bilbao; ne La Bohème per la Staatsoper di Amburgo. È inoltre Seneca nell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi a Madrid e Prince Gremin nella Evgeni Onegin per il Teatro Bolshoi di Mosca. Durante le stagioni 96-97 e 97-98 è stato invitato alla Wiener Staatsoper per le produzioni di Rigoletto, Bohème, Lucia, Stiffelio, Don Giovanni Turandot, come pure alla ONP Bastille a Parigi per nuove produzioni del Rigoletto e Falstaff. Ha interpretato Ramfis nell’Aida all’Arena di Verona; Tiresias nell’Edipo Re di Stravinsky al Granada’s Festival; Surin nella Pique Dame di Tchaikovsky al Teatro Real in Madrid; Pistol nel Falstaff al Teatro Comunale di Firenze; Oroe in Semiramide di Rossini al Gran Teatro del Liceo in Barcelona... È stato diretto da maestri dello spessore di Riccardo Muti, Sir Colin Davis, Giuseppe Sinopoli, Zubin Metha, James Conlon, Jesús López Cobos, Alberto Zedda, Miguel Ángel Gómez Martínez, Giuliano Carella, Marcello Viotti, Marco Armiliato, Carlo Rizzi, Anton Guadagno, Pinchas Steinberg, Elio Boncompagni, Renato Palumbo, Danielle Gatti, Daniel Oren e ha cantato con gli artisti più prestigiosi in produzioni allestite da rinomati direttori di scena. Ha lavorato in ben cinquecento spettacoli lirici e il suo repertorio comprende più di quaranta ruoli. Di recente ha cantato in Manon Lescaut (Geronte) alla OTM in Toulon, nel Don Giovanni (Commendatore) di Jerez al Teatro Villamarta, nel Falstaff (Pistol) al Teatro Comunale di Firenze con Zubin Metha, in Semiramide (Oroe) al Teatro Liceo di Barcelona, in Aida (Ramfis) al Palau Sant Jordi di Barcelona, nel Requiem di Mozart a Madrid, a Salamanca e a Santander, e in Viaggio a Reims ad Oviedo. Tra i suoi progetti futuri: Aida in Egitto; Il flauto magico a Lima; El Gato Montés con Botas al Teatro Liceo di Barcellona, Falstaff a Bologna e I troiani per ONP la Bastille a Parigi.

GIORGIO TRUCCO | Tenore | Nato a Voghera, compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. Partecipa a vari concorsi nazionali e internazionali classificandosi finalista al concorso "Caruso", e aggiudicandosi il 3° premio al Concorso Internazionale Mario Basiola. Nel 1999 debutta al Teatro alla Scala di Milano, nella nuova produzione di Nina, o la Pazza per amore sotto la direzione di Riccardo Muti. Partecipa quindi alle produzioni di Don Giovanni, Elisir d’amore, Barbiere di Siviglia, Così fan tutte e Cenerentola. Nel 2000 è ospite del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dove canta ne L’incoronazione di Poppea, mentre al Rossini Opera Festival di Pesaro interpreta Le siège de Corinthe Cenerentola. Canta in una tournée in Spagna nelle opere Don Giovanni e Il barbiere di Siviglia, e debutta ne Il marito disperato al Teatro San Carlo di Napoli e ne Il trovatore per l’inaugurazione del Maggio Musicale fiorentino 2001. Torna a Firenze per una nuova produzione di Penthesilea, al Rossini Opera Festival ne "Il mondo delle farse" con due farse di Pacini e Pavesi, e aggiunge nuovi titoli al suo repertorio quali Il matrimonio segreto a Fermo, I vespri siciliani a Busseto, Turandot ad Atene, Don Pasquale a San Gallo, Semiramide a Pesaro e Il viaggio a Reims a Reggio Calabria. Ha cantato La vedova scaltra a Montpellier, Il barbiere di Siviglia, Ciro in Babilonia, Mosè in Egitto, I due Figaro, Otello (Rossini) al festival rossiniano di Bad Wildbad, Il ricco d’un giorno a Verona, Tancredi, Manon Lescaut, Così fan tutte e Die Zauberflote a Toulon, Pagliaccia Piacenza, Macbeth Attila al Concertgebouw di Amsterdam. Successivamente ha portato in scena Don Ottavio in Don Giovanni per il suo ritorno a Toulon e Monsieur Bleau ne La vedova scaltra a Nizza, Carmina Burana a Lecce, Don Procopio a Bergamo, La forza del destino a Pisa, Aida a Firenze e a St.Margarethen. Tra gli altri impegni recenti: Falstaff a Ravenna, Piacenza, Savona, Reggio Emilia e Ferrara; Manon Lescaut Maometto II al Teatro dell’Opera e Tosca al Teatro Nazionale a Roma. È stato diretto da Gerd Albrecht, Ivor Bolton, Giuliano Carella, Alessandro De Marchi, Mark Elder, Marco Guidarini, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Roberto Rizzi Brignoli.

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI | Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio. In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona e Buenos Aires. Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la prestigiosa rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano e di cui la Cherubini è stata protagonista in qualità di orchestra residente. All’intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Wayne Marshall, Anne Sophie-Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov e Alexander Toradze.

GEA GARATTI | Compie gli studi musicali, presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, e si specializza al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Nel 1992 si perfeziona nel metodo corale Kodàly presso l’Università di Esztergom  in Ungheria. Nello stesso anno comincia la sua collaborazione con il Teatro "V. Bellini" di Catania, assistente di Marcel Seminara, con il quale si trasferisce al Teatro dell’Opera di Roma dal 1992 al 2000. Dal 2000 al 2010 è assistente di Andrea Giorgi al Teatro dell’Opera di Roma e a partire dalla stagione 2004 assume l’incarico di Altro Maestro del Coro presso la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, dove è attualmente Assistente di Roberto Gabbiani. Dal 2000, come Maestro del Coro, al Teatro dell’Opera di Roma, firma diverse produzioni, tra cui Lady in the dark, La fille du régiment, Così fan tutte, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, e le opere Rigoletto e Tosca, in tournée in Giappone nel 2006. Nel gennaio 2003, su invito dalla Fondazione Teatro Comunale di Bologna, è Maestro del Coro nelle produzioni di Un ballo in maschera di G. Verdi e del Flauto Magico di W.A. Mozart, e cura la preparazione del Ein Deutsches Requiem di J. Brahms, diretto da Daniele Gatti. Tra il 2008 e il 2009 collabora con RAI2 per la rubrica dedicata alla lirica del Tg2.it e con RAI1 nel programma Ti lascio una Canzone; partecipa anche alla realizzazione della scena corale del IV episodio del film To Rome with Love di Woody Allen. Nel 2014, con il sostegno della Fondazione Carla Fendi, fonda l’International Opera Choir, una nuova compagine a più voci, aperta a giovani cantanti di tutte le nazioni che vogliono approfondire il grande repertorio corale nelle sue varie e magnifiche espressioni. Nel 2015 lo dirige in occasione della produzione di Così fan tutte di W.A. Mozart per il Festival di Spoleto.

INTERNATIONAL OPERA CHOIR | Nasce nel 2014 e si presenta per la prima volta al pubblico in occasione del concerto Pacem in Terris, tenuto a battesimo dalla Fondazione Carla Fendi, nella cornice della Basilica di S. Giovanni in Laterano. È  specializzato nel repertorio operistico e sacro-sinfonico e ha al suo attivo diverse produzioni e performance in luoghi prestigiosi, come Palazzo Farnese e il Teatro Argentina, dove esegue, in occasione del 200° anniversario della prima romana, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, coglie l’invito della Banda dell’Esercito Italiano, e registra un cd accompagnando la voce del tenore Gianluca Terranova. Per le celebrazioni del Giubileo della Misericordia, indetto nel 2016 da Papa Francesco, lo I.O.C. tiene inoltre un Concerto Solenne nella Chiesa di San Bellarmino a Roma, con il patrocinio della Fondazione Carla Fendi e della Cappella Musicale Pontificia "Sistina".