
Dal 21 al 24 gennaio Adriana Asti è in scena al Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo "IL MARE È BLU - Jadasmeeristblau" prodotto dalla Fondazione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Festival dei Due Mondi di Spoleto.

21/01/2016
ADRIANA ASTI
IL MARE È BLU
DA STASERA AL METASTASIO DI PRATO
ADRIANA ASTI
IL MARE È BLU
Jadasmeeristblau
Canzoni, poesie, teatro
BERTOLT BRECHT - KURT WEILL
direzione musicale ALESSANDRO NIDI
clarinetto Massimo Ferraguti
fisarmonica Nadio Marenco
luci Daniele Nannuzzi
produzione Fondazione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Festival dei Due Mondi di Spoleto
scena realizzata dal Laboratorio di scenotecnica del Festival dei Due Mondi di Spoleto
direttore di scena Marco Serafino Cecchi
capo macchinista Tobia Grassi
capo elettricista Massimo Galardini
fonico Sergio Barlozzi
aiuto fonico Daniele Santi
amministratrice compagnia Silvia Rigon
direzione tecnica e luci Roberto Innocenti
assistente alla direzione tecnica Giulia Giardi
cita della produzione Francesca Bettalli
ufficio stampa Cristina Roncucci
progetto grafico e editing Francesco Marini
service audio OPERA 26 GROUP
prima assoluta Spoleto58 Festival dei 2Mondi, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti 4-5 luglio 2015
L’opera di Bertolt Brecht è un immenso, inquietante, fascinoso e provocatorio diario lirico. Il teatro, la poesia, le canzoni, le schegge, i frammenti, le osservazioni lancinanti sul mondo e l’arte costruiscono una vera e propria biografia letteraria, culturale e sociale della prima metà del Novecento. Lo spettacolo che Adriana Asti dedica al "maestro" vuole essere un omaggio alla sua arte. Uno sguardo sul "secolo breve" tra immani tragedie e nuove concezioni del mondo e dell’umanità. Uno sguardo, quello di Brecht, che sa essere accusatorio verso le miserie e le bassezze umane, ma anche bonario, leggero e pieno di stupore per le piccole e grandi ricchezze che come i susini "forse continueranno a fiorire". Che sa farsi astrazione pura, tensione luminosa, ma sa anche farsi carne, prosa, divenire voce umanissima. Uno sguardo che, accompagnato dalle note pungenti e rivoluzionarie di uno dei più grandi protagonisti della scena musicale del secolo scorso, quale fu Kurt Weill, diviene un autentico grido umano che apre le porte di un mondo tanto lacerato quanto attuale. In questo spettacolo, perciò, accanto ad alcuni grandi capolavori del maestro tedesco, sarà dato spazio anche a lati meno noti. Non solo, dunque, al poeta dell’impegno, della dimostrazione, dell’allegoria, ma anche a quello della carne, a quello che si mescola fra la gente. Jadasmeeristblau (titolo tratto da una canzone di Happy End) è composto da un repertorio vario dell’opera brechtiana ed è una nuova occasione per Adriana Asti di dedicarsi ad uno spettacolo "totale". Dopo il grande successo di Stramilano, si tratta infatti di un’altra vera e propria "operina" eseguita insieme al pianoforte di Alessandro Nidi, autore anche degli arrangiamenti e della direzione musicale. Passaggi sorprendenti tra i song di Happy End, quelli dell’Opera da tre soldi, e le poesie di Brecht. Lotta, dolore e pietà, ma anche leggerezza, gentilezza e ironia. Al centro il suggestivo affresco teatrale de La moglie ebrea, trasformato in un appassionante dialogo tra parole e musica.
le canzoni
1- BALLATA DELLA SCHIAVITÚ SESSUALE • L’opera da tre soldi
2 - SURABAYA JOHNNY • Happy End
3 - MANDELAY SONG • Happy End
4 - BARBARA SONG • L’opera da tre soldi
5 - BILBAO SONG • Happy End
6 - BALLATA DELL’AGIATEZZA • L’opera da tre soldi
7 - LA CANZONE DI JENNY • L’opera da tre soldi
8 - MATROSEN TANGO • Happy End
9 - LA CANZONE DELL’INADEGUATEZZA • L’opera da tre soldi
10 - LA BALLATA DI MACKIE MESSER • L’opera da tre soldi
11 - ALABAMA SONG • Ascesa e caduta della città di Mahagonny
ADRIANA ASTI
Nel corso della sua carriera teatrale è stata diretta, tra gli altri, da Strehler, Visconti, Ronconi, Harold Pinter, Susan Sontag, Alfredo Arias interpretando con riconosciuta maestria grandi personaggi del teatro classico e moderno. Ha ispirato autori come la Ginzburg, Siciliano, Patroni Griffi, Cesare Musatti e Franca Valeri, che hanno creato per lei indimenticabili protagoniste per le nostre scene. Da molti anni recita anche in lingua francese ed è riuscita a far conoscere, con grande successo, alcune delle sue eroine, sui palcoscenici di Parigi. Ha scritto due commedie, Caro Professore e Alcool, rappresentate per più di 200 repliche, e due romanzi pubblicati in Francia, Rue Ferou e Se souvenir et oublier. Ha partecipato ad oltre 60 film diretta, tra gli altri, da Visconti, De Sica, Pasolini, Bertolucci, Bolognini, Brass, Giordana, Techiné, Jacquot e Bunuel. Stramilano, nostalgia in musica della sua città, e Jadasmeeristblau, poesie e canzoni di Brecht e Weill, spettacoli da lei ideati, la vedono nella sua nuova veste di cantante. Per le sue interpretazioni ha ottenuto il Premio Ennio Flaiano, tre Maschere d’oro, quattro Nastri d’argento, il David di Donatello, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Ciak d’oro. Dal 2004 è Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 2009 Robert Wilson l’ha diretta in Giorni Felici di Samuel Beckett. Nel 2011 è stata insignita del titolo di Chevalier dans l’Ordre des Arts et de Lettres. Nel 2013 è stata la protagonista de La voce umana /Il bell’indifferente di Jean Cocteau diretta da Benoit Jacquot. Nel 2014 è stata la protagonista femminile di Danza Macabra di August Strindberg per la regia di Luca Ronconi.
ALESSANDRO NIDI
Compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e pianista. Nel 1985 ha iniziato una collaborazione intensa con l’orchestra sinfonica "Toscanini" lavorando a diverse produzioni, proponendosi anche come autore e arrangiatore, contaminando il pop con la musica classica. Nel 1987 dirige in prima mondiale l’opera di Franco Battiato, Genesi. Collabora con diversi artisti del mondo della lirica, del pop e del teatro di prosa. Ha lavorato con R. Kabaivanska, M. Pertusi, C. Gasdia, M. Freni, R. Bruson, A. La Scola, L. Dalla, F. Battiatio, M. Gazzè, F. Guccini, M. Ovadia, Elio e le storie tese, A. Ruggiero, I. Danieli, N. Marcorè, G. Russo, Alice, E. Pieranunzi, A. Asti, M. Crippa, V. Pivetti. Ha composto opere, oratori, musical e musiche di scena per diversi teatri italiani ed europei (Festival di Salisburgo, Ravenna Festival, Festival arti sceniche di Madrid, Teatro alla Scala ecc.), collaborando con registi quali: P. Stein, G. Dall’Aglio, W. Le Moli, L. Quintavalla, G.B. Corsetti, E. De Capitani, D. Abbado, F. Montecchi, G. Ferrara, C. Pezzoli, M. Martone, M. Ovadia, C. Lucarelli. Oltre al lavoro compositivo e di direzione, Nidi svolge un’intensa attività didattica: in un corso speciale, ideato con la Fondazione Toscanini, insegna ai bambini delle scuole elementari l’arte della direzione d’orchestra. È direttore artistico del Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme.
MASSIMO FERRAGUTI
Compie gli studi musicali presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma. Dal 1982 ricopre il ruolo di prima parte presso le orchestre del Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Arturo Toscanini di Parma, e collabora anche con l’Orchestra da camera di Mantova, il Gruppo Musica Insieme di Cremona, e Nextime Ensemble. Ha tenuto concerti come Saxofono solista con l’Orchestra "Arturo Toscanini" e l’Orchestra Sinfonica di S. Remo. È fondatore dell’Ensemble "E. Varese", del Festival "Traiettorie", del "Trio Gardel" e dell’ "Uberbretll Ensemble". Ha tenuto concerti per le maggiori istituzioni italiane ed estere quali il Festival di Salisburgo, Wien Modern, Wiener-Festwochen, Festival di Natale di Oporto, Festival d’Automne di Parigi, Festival d’Avignon, Festival di Edimburgo, Festival Cervantino in Messico, Conservatorio "Ciaikovskj" di Mosca, Teatro dell’Opera di Pechino, Accademia di S. Cecilia, Teatro alla Scala, Settembre Musica Torino, Accademia Filarmonica Romana, Ravenna Festival, Teatro dell’Opera di Nizza. Ha fondato nel 2004 l’Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Parma, di cui è Direttore Artistico, e con cui ha realizzato numerosi concerti e produzioni liriche, in prestigiosi contesti. Dal 2010 è inoltre General Manager e Direttore Artistico dell’Orchestra e del Coro della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Ha ricostituito il "Nuovo Concerto Cantoni" curando personalmente la revisione e la ricostruzione storica delle partiture, incidendo due CD pubblicati sotto il patrocinio della Fondazione Teatro Regio di Parma, nonché dirigendolo in ambiti prestigiosi. Ha collaborato con la Fondazione Teatro Stabile di Parma e con il Teatro delle Briciole alla realizzazione di musiche di scena per il Teatro Festival di Parma e per importanti spettacoli teatrali, con i quali ha partecipato a diversi Festival e tournée in Italia ed Europa, lavorando, tra gli altri, con Maddalena Crippa, Adriana Asti, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Renato Carpentieri, Ninetto Davoli, Isa Danieli, Veronica Pivetti. Ha collaborato, in ambito Jazzistico, con importanti artisti quali D. Liebman, K. Weeler, J. Surman, E. Pierannunzi. Dal 1984 è docente titolare di saxofono presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma.
NADIO MARENCO
Nato a Savona nel 1975, si avvicina sin dalla più tenera età allo studio della fisarmonica con il M. Roger Spinetta. In seguito si perfeziona con Sergio Scappini, presso il Conservatorio di Milano, conseguendo una laurea a pieni voti. Di recente ha vinto il Primo Premio del concorso Rotary Città di Milano per fisarmonicisti solisti. È stato insignito del Premio Internazionale della Musica "Forenza Music Award" durante la Settimana delle Nazioni, I edizione. Dal 1994 inizia una brillante carriera concertistica che lo porterà ad esibirsi per diversi enti e festival in Italia e all’estero (Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Slovacchia, Rep. Ceca, Svizzera, Brasile, Argentina, Uruguay...). Allo stesso tempo sono numerose le sue partecipazioni in trasmissioni Radio e sulle reti TV (RadioRai, Radiodue, Radiotre, Canale5, Rete4, Rete 2 Svizzera Italiana e varie reti private...), oltre alle collaborazioni con: il Teatro Stabile di Torino, MITO, Bruno Gambarotta, Gipo Farassino, i cantanti Memo Remigi e Claudio Rossi, la Fisorchestra C. Pattaccini in qualità di primo fisarmonicista, l’ensemble di fisarmoniche G. Verdi, il soprano islandese Halla Margrait Harnadottir, il chitarrista Alessio Nebiolo, il clarinettista Adalberto Ferrari, l’Ensemble Oblivion, Rhapsòdija Trio, Federico Buffa, ed altri.
DANIELE NANNUZZI
Nato a Roma nel 1949, inizia a lavorare nel 1966 come assistente di suo padre nel film Incompreso di Luigi Comencini. Nel 1972 gira il primo film da operatore alla macchina, Appassionata, prodotto da Tonino Cervi. Affianca grandi direttori della fotografia e nel 1976 firma fotografia e regia della seconda unità di Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli, con cui collaborerà per Il giovane Toscanini e Toscana, nei due film-opera Cavalleria Rusticana e Pagliacci, vincitori di due Emmy Award, e nel recentissimo Omaggio a Roma. Ha collaborato con registi come Lizzani, Brass, Jodorowski, Bondarciuck, Cervi, Bolognini, London, i fratelli Frazzi, Oldoini, Negrin, fino al magico incontro con Monteleone, regista di El Alamein; il film ottiene il David di Donatello, il Globo d’Oro, il Premio Gianni di Venanzo, la candidatura al Nastro d’Argento 2003. Nel 2004 firma la fotografia di Empire, una saga sulla Antica Roma prodotta dalla Touchstone e dalla Disney. Con i fratelli Frazzi firma Giovanni Falcone, di nuovo con Monteleone lavora a Due partite, Il tunnel della libertà, Il capo dei capi. A fianco del grande coreografo russo Boris Eifman realizza nel 2011 a San Pietroburgo la versione filmica dei balletti Anna Karenina e Onegin, curandone regia e cinematografia. Nel 2012 il regista Giorgio Ferrara gli affida l’ideazione delle luci per Madama Butterfly al Teatro dell’Opera di Roma e per l’opera The Turn of the Screw di Benjamin Britten al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 2013 quella dello spettacolo The Piano Upstairs con Alessandra Ferri sempre al Festival di Spoleto. Con il regista Iraniano Babak Payami gira in Canada il film Manhattan Undying. Nel Maggio 2015 al Teatr Wielki Opera Narodowa di Varsavia disegna le luci per il balletto Casanova in Warsaw con la regia di Krzysztof Pastor e le scenografie di Gianni Quaranta.
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