GEMELLAGGIO
BEITEDDINE ART FESTIVAL / SPOLETO FESTIVAL DEI 2MONDI
La nuova piattaforma artistica fra Medio Oriente e Europa
Il Beiteddine Art Festival è stato fondato durante la Guerra Civile Libanese nel 1985. Un vero atto di fede nei confronti della peculiarità culturale del Libano, della sua forza creativa e della sua libertà d’espressione artistica. Nato in tempi davvero difficili, il Festival è cresciuto e lo ha fatto contro ogni previsione. Oggi, diretto da Nora Jumblatt, festeggia i trent’anni dalla sua nascita ed è uno dei più celebri eventi culturali del Medio Oriente, che accoglie alcuni dei più grandi nomi del settore e attira decine di migliaia di spettatori ogni estate nei bellissimi cortili dell’antico Palazzo, gioiello dell’architettura libanese, dove ha luogo.
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è da oltre mezzo secolo uno dei più importanti appuntamenti di spettacolo e di cultura internazionali che, sotto la direzione artistica di Giorgio Ferrara da otto anni, porta in scena, ogni estate, nella magnifica città d’arte di Spoleto, le eccellenze dell’Opera, della Musica, del Teatro e della Danza, dai palcoscenici di tutto il mondo.
Forti di un prestigioso passato e di un brillante presente, il Festival di Beiteddine e il Festival di Spoleto si uniscono quest’anno al fine di creare una piattaforma artistica comune per la cultura mediorientale e quella europea, una collaborazione concreta che porti alla futura realizzazione di un linguaggio artistico condiviso.
Come primo passo in questa direzione, Il Beiteddine Art Festival presenta nell’ambito del programma di Spoleto58, il 27 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, un concerto di musica Sufi.
La cantante marocchina Karima Skalli e l’Asil Ensemble eseguono tre Burda, cicli di canzoni che coniugano poesia e musica, ispirati ai più grandi compositori e poeti arabi di tutti i secoli: un noto Burda classico con versi tratti dal poema del XII secolo di Al Busari, il famoso Nahj El Burdah di Ahmad Shawqi composto da Riad ElSumbati e cantato da Umm Kulthoum nella metà degli anni Quaranta, e infine una composizione contemporanea di Mustafa Said con le parole del poeta palestinese Tamin Barghouthi.
festivaldispoleto.com
beiteddine.org