
Il Corriere della Sera omaggia Adriana Asti con un articolo sulla sua carriera. L’attrice compirà 80 anni il 30 aprile ma, al di là della cifra esatta, la Asti festeggerà sul palcoscenico dei 2Mondi, come protagonista di un doppio Jean Cocteau al prossimo Festival di Spoleto: La voce umana e Il bell’indifferente con la regia di Benoit Jacquot, al Teatro Caio Melisso dal 5 al 7 luglio. Una vita sul palcoscenico che l’ha portata a lavorare con i registi più importanti, da Luchino Visconti a Pier Paolo Pasolini, da Giorgio Strehler a Federico Fellini, da Bernardo Bertolucci al recente sodalizio con Bob Wilson. « La vera figura di grande regista - racconta l’attrice - era Visconti : con lui detti persino scandalo, apparendo nuda in "Vecchi tempi" di Harold Pinter, che contestò la messinscena ritenendola pornografica. Fellini non l’ho amato mai troppo, o almeno non come avrebbe voluto, cioè incondizionatamente. Pasolini per me non era un cineasta , ma un poeta che faceva dei film, e Bob Wilson è davvero un artista fuori dal comune: ha tutto un immaginario legato al linguaggio del corpo».
L’articolo completo: