CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA - LUOGHI DEL FESTIVAL
La costruzione del Duomo fu avviata dopo il 1155 - anno in cui Spoleto fu devastata dall´esercito imperiale di Federico Barbarossa - sull′area dell′antica cattedrale di Santa Maria del Vescovato, edificata tra il VIII e il IX secolo.
L′interno del Duomo, integralmente ricostruito nel XVII secolo e ulteriormente rinnovato dall′architetto Giuseppe Valadier nel XVIII secolo, tra le altre opere custodisce un busto di Urbano VIII ad opera di Gian Lorenzo Bernini, affreschi del Pinturicchio, di Annibale Carracci, di Filippo Lippi. La navata sinistra mostra la Croce dipinta di Alberto Sotio, tra i migliori esemplari di epoca romanica in Italia. Una lettera autografa di San Francesco è tuttora conservata nella Cappella delle Reliquie.
TEATRO NUOVO GIAN CARLO MENOTTI - LUOGHI DEL FESTIVAL
Costruito nel XIX secolo sul sito di un complesso religioso sorto su terme romane del II secolo, progettato da Ireneo Aleandri, il suo ricchissimo interno vanta quattro ordini di palchi e un loggione. Le nicchie esterne ospitano quattro statue del XVII secolo, dono del Maestro Gian Carlo Menotti, fondatore e primo direttore artistico di Spoleto Festival dei 2Mondi. Al teatro sono annessi una sala da concerti, anch´essa progettata dall´Aleandri, e il museo creato da Adriano Belli - fondatore nel 1947 del Teatro Lirico Sperimentale - che documenta l´intensa attività teatrale spoletina e conserva lettere autografe di Rossini e Verdi.
TEATRO CAIO MELISSO SPAZIO FENDI - LUOGHI DEL FESTIVAL
Dopo varie trasformazioni della sua originaria struttura lignea, questo seicentesco teatro spoletino - tra i più antichi teatri italiani a palchetti - fu riedificato nel XIX secolo e, dopo un lungo abbandono, ripristinato alla metà del XX secolo. Con il restauro dei due preziosi sipari ottocenteschi e dell′apparato scenico si inaugura oggi la sua piena ristrutturazione, ad opera della Fondazione Carla Fendi.
TEATRO ROMANO - LUOGHI DEL FESTIVAL
Risalente al I secolo d.C., danneggiato e già ripristinato in età romana, subì crolli, sovrapposizioni e smembramenti per poi essere riportato alla luce nel XIX secolo e restaurato ad iniziare dal 1954. Accoglie suggestivi spettacoli all′aperto di Spoleto Festival dei 2Mondi e l′annesso monastero ospita il Museo Archeologico Nazionale.
CHIESA DI SAN NICOLO′ - LUOGHI DEL FESTIVAL
Edificata dai frati Agostiniani sull′area della chiesa di San Massimo e su quella dell′antica chiesa di San Nicola di Bari, fu per secoli un importante centro di cultura. Danneggiata gravemente dal terremoto del 1767 - con la quasi totale perdita delle decorazioni e delle numerose cappelle costruite dal XIV al XVII secolo - venne restaurata dopo oltre due secoli. Oggi il complesso mantiene una grandissima aula con copertura a capriate ed una maestosa volta ad ombrello aperta per mezzo di bifore.
CHIESA DEI SS. SIMONE E GIUDA - LUOGHI DEL FESTIVAL
Eretta dai frati Francescani nel XIII secolo, fu sottoposta a diversi restauri e infine, trasformata in caserma dopo l′Unità d′Italia, gravemente danneggiata. In seguito l′intero complesso fu adibito a Convitto per orfani degli impiegati dello Stato. L´imponente facciata della chiesa esprime il carattere del gotico locale, permeato dal romanico. Recentemente restaurato, oggi il complesso ospita eventi e spettacoli.
ROCCA ALBORNOZIANA - LUOGHI DEL FESTIVAL
E′ un´imponente fortezza nel punto più alto di Spoleto, dove nel V sec a.C. sorgeva l′Acropoli, centro di culto di cui non restano tracce a seguito degli interventi medievali. Edificata a partire dal 1359 per riaffermare l′autorità del Pontefice nell′Italia centrale, prende il suo nome dal Cardinale spagnolo Egidio Albornoz, inviato in Italia dal Papa Innocenzo VI. Residenza dei governatori pontifici, ospitò tra gli altri Giulio II e Lucrezia Borgia, governatrice del Ducato dal 1499 al 1502. Negli anni venne arricchita di decorazioni ed affreschi, molti dei quali andarono perduti quando la struttura venne trasformata in carcere nel 1817, funzione mantenuta fino al 1982. Al termine di un lungo lavoro di recupero ospita oggi il Museo nazionale del Ducato di Spoleto, una sala polivalente e un teatro all′aperto per 1200 spettatori. Vi hanno sede la Scuola europea di restauro del libro e un Laboratorio di diagnostica per il restauro dei beni culturali. Un parco, un ristorante, una foresteria e diversi esercizi commerciali completano la struttura del complesso.
AUDITORIUM DELLA STELLA - LUOGHI DEL FESTIVAL
Eretta nel XVIII secolo su progetto di Battista Dotti e comunemente chiamata Santa Maria della Stella, la chiesa dei Santi Stefano e Tommaso è tra le più importanti testimonianze cittadine di architettura neoclassica settecentesca. Recentemente adibita ad auditorium, ospita importanti manifestazioni culturali.
SALA FRAU - LUOGHI DEL FESTIVAL
Storico cinema di Spoleto, recentemente ristrutturato ad opera dell′azienda italiana Frau.
GALLERIA CIVICA D′ARTE MODERNA
Inaugurata nel 2000, ha sede nel palazzo Collicola, edificio gentilizio del XVIII secolo. Si compone di tre nuclei principali, il più cospicuo dei quali è costituito dalla donazione del critico d′arte Giovanni Carandente e comprende opere di Alexander Calder, Lynn Chadwick, Ettore Colla, Pietro Consagra, Nino Franchina, Henri Moore, Beverly Pepper e David Smith. E′ stata ulteriormente arricchita con opere donate da Giò Pomodoro e da Sol Lewitt, autore del suggestivo wall drawing che conclude il percorso di visita. Da poco riaperto al pubblico è il piano nobile del palazzo, con originali decorazioni settecentesche.
PALAZZO LETI SANSI - LUOGHI DEL FESTIVAL
Costruito nel XVII secolo sull´area un tempo occupata dal Palazzo del Podestà, è stato recentemente sottoposto ad un accorto restauro. L´esterno presenta un portale elegantemente intagliato e, all′interno, il piano nobile conserva preziosi soffitti lignei e un salone da ballo interamente dipinto. E′ oggi una delle sedi della manifestazione "Vini nel Mondo" e ospita importanti mostre durante Spoleto Festival dei 2Mondi.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SANT′AGATA
Inaugurato nel 1985 all′interno dell´ex convento di Sant´Agata, complesso medievale sorto sulle strutture del teatro romano. I materiali esposti - con importanti reperti dell′età del Bronzo e del Ferro - illustrano tutte le fasi storiche dell´area, dall´insediamento nel II millennio a.C. all´epoca medievale. Conserva due cippi in calcare del III secolo a.C., noti come "lex luci spoletina", nei quali sono inscritte, in latino arcaico, leggi sulla tutela dei boschi sacri dedicati al Dio Giove.
PONTE DELLE TORRI
Con una vista spettacolare sui colli e sul fiume Tessino, è un acquedotto dalle sorprendenti dimensioni (230 metri di lunghezza e 76 metri di altezza) realizzato in calcare locale e sorretto da nove piloni collegati da arcate ogivali. I due sostegni centrali sono cavi e contengono antiche postazioni di guardia. Presumibilmente ultimato nel XIII secolo, ancora oggi mantiene il lungo e pittoresco camminamento che collega Monteluco al centro storico spoletino.
ARCO DI DRUSO E GERMANICO
Parzialmente inglobato dai vicini edifici medievali, sorge vicino all′antico foro romano, del quale costituiva l′ingresso trionfale. L´iscrizione tuttora visibile sulla fronte informa che fu eretto nel 23 d.C per iniziativa del senato spoletino, in onore dei principi Druso e Germanico, rispettivamente figlio e figlio adottivo dell´imperatore Tiberio.
CHIESA DI SANT′ANSANO E CRIPTA DI SANT′ISACCO
Interamente ricostruita nel XVIII secolo dall´architetto Antonio Dotti, conserva all´interno pregevoli opere d´arte. La sottostante cripta dedicata a Sant´Isacco - monaco siriano giunto a Spoleto nel VI secolo e primo eremita sul Monteluco - è a tre navatelle coperte da volte a crociera e divise da colonne con capitelli altomedievali. La cripta è inoltre decorata da importanti affreschi del XI e XII secolo ricollocati in situ nel 1971 in seguito ad un precedente distacco e restauro.
CHIESA DI SAN PAOLO INTER VINEAS
L´antica origine dell´edificio è attestata da San Gregorio Magno, il quale racconta di un episodio miracoloso avvenuto nel VI secolo. Nel X secolo vi fu annesso un monastero benedettino e nel 1234 la chiesa venne consacrata da Papa Gregorio IX. Nel XIV secolo, a causa delle continue lotte tra fazioni, il monastero venne abbandonato e ricostruito entro le mura cittadine presso la chiesa di Sant´Agata. Nel 1771 San Paolo inter vineas subì un parziale rinnovamento e solo nel 1965 fu effettuato un restauro per il ripristino dell´antico aspetto. Oggi la chiesa rivela la sua forma tardo romanica, con il portale a tre rincassi e il prezioso rosone. L´interno è a tre navate divise da colonne con capitelli corinzi, l´ampio transetto conserva affreschi componenti il notevole ciclo pittorico del XIII secolo che decorava la chiesa.
CHIESA DI SAN PIETRO EXTRA MOENIA
Di origine molto antica, fu eretta sull′area di un edificio del V secolo dedicato a San Pietro dal Vescovo Achilleo, il quale aveva trasferito a Spoleto le reliquie delle catene di San Pietro. All′inizio del XIV secolo subì notevoli danneggiamenti negli scontri tra guelfi e ghibellini. Il necessario restauro si protrasse fino al XV secolo e un ulteriore rinnovamento venne completato alla fine del XVII secolo. La facciata, tra i migliori esempi di romanico umbro, è ornata da una bellissima decorazione scultorea realizzata tra il XII e il XIII secolo.
BASILICA DI SAN SALVATORE - LUOGHI DEL FESTIVAL
In origine dedicata ai martiri spoletini Concordio e Senzia, è tra le importanti basiliche paleocristiane sorte intorno a Spoleto nel IV e V secolo. Il rinnovamento del VII e VIII secolo conferì all´edificio la sua intatta bellezza. Con altre importanti testimonianze monumentali italiane di epoca longobarda, dal 2011 è parte del patrimonio mondiale dell´UNESCO.
CHIESA DI SANT′EUFEMIA
Situata nel recinto del Palazzo Vescovile, fu ricostruita in età romanica. Interventi di ripristino vennero effettuati nel XIX secolo. L′interno a tre navate presenta gli unici matronei dell′Umbria e un notevole paliotto (rivestimento dell′altare) in marmo con bassorilievi del XIII secolo.