Una_Vita_per_Due_Mondi
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Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
marted́ 6 luglio - 19:00

 
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UNA VITA PER DUE MONDI - DEDICATO A GIAN CARLO MENOTTI

TEATRO BLU presenta
 
Una vita per Due Mondi
Dedicato a Gian Carlo Menotti
 
Narrazione in Opera Multimediale
 
attrice protagonista Silvia Priori
 
Heo Kyung soprano lirico
 
ENSEMBLE DA CAMERA DEL CONSERVATORIO G.VERDI DI MILANO
 
Flauto: Francesco Tomezzoli
Oboe: Elisabetta Ruffo
Clarinetto: Ilenia Torsello
Fagotto: Alfredo Altomare
Corno: Federico Mauri
Tromba: Marcello Ronchi
Pianoforte 4 mani (celesta): Imelda Guraziu e Stefano Fiacco
Percussioni: Salvatore Scucces
Violino I: Marcello Miramonti
Violino II: Paolo Terzoli
Viola: Marco Venturi
Violoncello: Issei Watanabe
Contrabbasso: Vito Galante
Direttore D´orchestra: Marco Seco 
 
Autori Silvia Priori e Roberto Carlos Gerboles
Regia Silvia Priori e Roberto Carlos Gerboles
Musiche Gian Carlo Menotti e Samuel Barber
Costumi Vittoria Papaleo -ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA - MI
Video Maker Enrico Riscassi e Gaia Antifora
Direttore Tecnico Daniele Besozzi
Responsabile Organizzativo Patrizia Rigamonti
 
 
Si ringraziano Casa Ricordi - Milano
e Shirmer Associated Music Publishing - New York
per aver fornito gli spartiti musicali del Maestro Gian Carlo Menotti
 
"Quando ascolto il silenzio succedono delle cose strane....
a volte il silenzio sembra non avere voce
a volte sussurra lievi sensazioni
ma a volte grida forte e chiaro
lanciando messaggi ai quali non puoi sottrarti,
che non puoi cambiare perché sono inevitabili
perché sono così e basta, e credi di poterli dimenticare ma
prima o poi tornano e ti si ripresentano sempre uguali attraverso
l′ invisibile canto del silenzio.
E così diventi tu stesso l′inevitabile portavoce di una storia,
di un ricordo, di un pezzo di memoria che più si fa presente
più è trascinante.
E ti ritrovi a far parte di un disegno che non ha cornici, dove
il colore si stempera in sfumature perfette e che non potrebbe
essere diverso da quello che è."
Silvia Priori
 
Un viaggio sulle orme del Maestro Gian Carlo Menotti, attraverso narrazione, musica, canto e immagini. Ripercorreremo la sua vita, dall′infanzia a Cadegliano, al suo arrivo a New York con i suoi innumerevoli successi, dalla creazione del Festival dei Due Mondi a Spoleto, ai suoi ritiri a Yester House in Scozia. Una vita dedicata alla musica, al teatro, all′arte, a Spoleto. Una vita che ha cancellato l′Oceano. Uno spettacolo che parla di ispirazione e di amore.
Si dice che niente succeda per caso. Non so bene come sia capitata a vivere nella Villa Menotti a Cadegliano ma ricordo che quando lo chiamai a Spoleto nel ′94 per presentarmi, lui con voce emozionata mi disse che era contento di sapere che in quella casa, dove era nato e aveva scritto la sua prima opera, abitavano degli artisti. Da allora la gente del posto mi fece mille racconti sulla vita del Maestro, mi piace ascoltare i loro aneddoti, mi piace bussare alle loro porte e andare alla ricerca di piccole informazioni nascoste tra le pieghe della memoria dei vecchi del paese.
Biglietti:
posto unico €20
 
Durata spettacolo 1h30
 
Anniva, ha 77 anni, abita in via Ainèe su per andare a Viconago, lei è nata nella Villa Menotti, i suoi genitori facevano
parte della servitù, il padre curava gli animali e il parco, la madre faceva da mangiare. Anniva si chiama così perché è stato " il Gian Carlo" come lo chiama lei a tenerla a battesimo..." non sapeva che nome darmi e siccome c′ era anche il Sam ( Samuel Barber) è stato lui a dirgli di chiamarmi come sua sorella Anniva. Lei ha sempre abitato nella villa e ogni tanto ricorda le telefonate a notte fonda del Maestro che arrivando da New York, le chiedeva di preparare patate e formaggio per lui e le ballerine americane e dopo poco si trovavano tutti sedevano per terra accanto al pianoforte a mangiare e a suonare.

 
L′IDEA
Quante persone hanno amato così tanto la musica e quante si sono messe al servizio di una comunità con tanta dedizione?
Una vita, quella di Gian Carlo Menotti, che si è stemperata fra due mondi: "l′America e l′Europa", "la composizione di opere e l′organizzazione di festival".
Da una parte il suo bisogno di cercare l′ispirazione per nuove opere e dall′altra la necessità intima di sentirsi utile ad una comunità.
E così verso i cinquant′anni Menotti si ribellò all′idea dell′arte come forma di intrattenimento, era stanco di pensare all′artista come il giullare della società, lui voleva sentire che l′artista poteva esserne parte fondamentale.
E così ha cercato un posto che avesse bisogno di lui: Spoleto!
Un artista ha in sé un′indole altruistica, mette a disposizione tutto se stesso per la creazione di un′opera d′arte. Menotti ha sacrificato tutto, la sua passione artistica, il suo bisogno di scrivere, creare e comporre musica per qualcosa di più urgente: essere utili ad una comunità.
Urgenza con la quale comunque si è trovato più volte a combattere come uomo e come artista.
Spoleto ha realizzato un suo sogno!
Quello che è certo è che la sua vita è sempre stata alla ricerca di qualcosa che andava al di là della vanità, della popolarità e della gratificazione.
 "La conoscenza, la conoscenza, sì. Essere coscienti... sapere che cosa è la musica. Sapere perché sono vivo, perché dovrò morire... sapere che cosa è bellezza. Tutte cose che ancora non ho trovato: questa ricerca che continua... Se qualcuno mi chiedesse come vorrei morire gli risponderei che vorrei morire con una domanda sulle labbra, in maniera che la morte mi possa dare la sua luminosa risposta."
Menotti è stato un rivoluzionario malgrado se stesso, ha solo voluto essere pienamente se stesso.
La cosa rivoluzionaria è che non ha mai seguito nessuna scuola, nessuna moda: "ho seguito solo la mia voce interna, mi sono espresso come volevo esprimermi".
E in questo sta la sua assoluta originalità: ha seguito se stesso con verità senza fingere quello che non è. La cosa difficile è "avere il coraggio d′essere se stessi con semplicità, umanità, compassione e amore". L′inevitabilità dell′arte. A lui piaceva l′arte che è inevitabile, cioè nella quale uno non può cambiare niente. Se tu puoi cambiare delle cose, non hai trovato l′inevitabile. La grande arte è inevitabile: non può essere altro che così! E più è inevitabile e più è bella.
 
TEATRO CONCERTO MULTIMEDIALE
Un teatro concerto multimediale che vede impegnata come attrice protagonista Silvia Priori, - diplomata alla Scuola d′ Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano, accompagnata dal canto di Francesca Cappelletti, soprano, ultima scoperta del Maestro Gian Carlo Menotti e dall′ Ensemble del Conservatorio "G. Verdi" di Milano diretto da Marco Seco, che eseguirà alcuni brani di Gian Carlo Menotti e di Samuel Barber.
 

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