Potere magico del tamburo giapponese
con Leonard Eto Taiko (tamburo giapponese) e Michiko Yamada Nohkan, Shinobue (flauti di bambù) Suji tip tap
un progetto di Change Performing Arts Programma 1. Ocean (O-Taiko) 2. Chappagogo (Chappa) 3. Ocean Blue (Oke Taiko) 4. Kiyoki Mizutama (Taiko set, Shinobue) 5. Shime-Shime (Taiko set, Nohkan) 6. Moon slider (O-taiko, Taiko set, tip tap) 7. Mince (Oke Taiko, tip tap) 8. Yume no kioku (Taiko set, tip tap) 9. Samayou (O-Taiko, Shinobue) 10. Irodori (Oke Taiko, Shinobue, tip tap)
Cresciuto musicalmente nel gruppo di percussionisti Kodō- che in Giappone costituisce un’istituzione rispettata al pari di un’orchestra sinfonica - Leonard Eto ha saputo creare uno stile personale che rende le sue esibizioni un concentrato di potenza sonora e virtuosità strumentale. Eto riesce a sfruttare tutte le potenzialità del grande tamburo Taiko presentando brani carichi di forte emotività: ama infatti trasmettere la forza della sua musica al pubblico e spingerlo a danzare mentre ascolta la sua musica. Allontanandosi dalla tradizione giapponese, Eto rifugge dall’idea che il Taiko in qualche modo sia confinato ai riti solenni e la sua intenzione è quella di risvegliarne i poteri magici e l’energia. I “tre strumenti indispensabili” della musica di Leonard Eto sono l’Hirado O-taiko (un tamburo di grandi dimensioni), l’Oke Taiko (un tamburo di misura inferiore con una fascia che consente di suonarlo in movimento) e il Chappa (dei cimbali in ottone). Considerati nella tradizione come strumenti di accompagnamento, a partire dagli anni ’80 grazie a Leonard Eto hanno assunto un ruolo principale, non solo nel gruppo Kodō - di cui Eto è stato il direttore musicale per diversi anni - ma anche nell’ambito della scena musicale mondiale, in seguito alle numerose collaborazioni internazionali che costellano la sua carriera.
| Leonard Eto Nasce a New York nel 1963. Entra a far parte del celebre gruppo di tamburi giapponesi KODŌ nel 1984, come direttore musicale e compositore. Eto ha scritto alcuni brani che sono diventati celebri nel repertorio delle percussioni giapponesi come “Zoku” e “Irodori”. Dal 1992 svolge attività solistica, autoproducendo progetti multidisciplinari come LEO PROJECT, che unisce danza, pittura live e musica e CLUB LEO, performance di improvvisazione musicale. Le collaborazioni internazionali lo hanno portato a esibirsi in 35 paesi, con eventi di grande interesse come: The Great Music Experience al tempio del Grande Buddha Todaiji di Nara in Giappone (1994), insieme a Bob Dylan, INXS, The Chieftains, Bon Jovi, il compositore Michael Kamen, Ray Cooper e Roger Taylor (Queen). Durante le varie edizioni del MEGADRUMS Europe Tour (1990, ‘93, ‘99), nonché festival e rassegne internazionali, collabora con artisti di fama mondiale come Zakir Hussein (tabla), Andreas Vollenweider (arpa), Milton Cardona (percussioni), Doudou Ndiaye Rose, Max Roach, Michael Shrieve (SANTANA), Siouxie Sioux, The Creatures e altri. La musicalità di Leonard è definita così da H. Kawasaki del “Mainichi News Paper”: “L’essenza festosa e luminosa e la gioia primitiva della musica di Leonard può facilmente trascendere le barriere etniche. Basta lasciarsi trasportare dal senso di libertà che i suoni da lui creati trasmettono - è tutto ciò che bisogna fare”. Per il cinema Eto ha collaborato alle colonne sonore di JFK, Il re Leone, La sottile linea rossa, The Hunted-La Preda e altri. Tsu-ku-tsu, commissionatogli dalla compagnia americana di danza PILOBOLUS è in breve diventato uno dei lavori più rappresentativi del frenetico e trasversale talento di Leonard Eto. Il debutto a Boston di Tsu-Ku-Tsu nel 2000 ha poi aperto la strada a un grande successo di critica e pubblico a New York al Joyce Theatre nel giugno dello stesso anno. Michiko Yamada Ha studiato sotto la guida di Yukihiro Isso, fue-kata (flautista Noh) della scuola Isso. Nel 2009 ha effettuato una tournée organizzata dalla Japan Foundation per l´anno Giappone e Danubio Friendship, in Ungheria, Burgaria e Polonia. SujiDal 2001 al 2005 è stato componente del gruppo di tip tap giapponese Stripes. Ha preso parte ai film di Takeshi Kitano: Zatōichi (2003) e Takeshis (2005). |