Prima assoluta tragedia in versi in lingua flegrea di Mimmo Borrelli adattamento Mimmo Borrelli e Davide Iodice regia Davide Iodice con Mimmo Borrelli, Floriana Cangiano, Davide Compagnone, Vincenzo Del Prete, Massimo De Matteo, Piergiuseppe Francione Angelo Laurino, Stefano Miglio, Marco Palumbo, Michele Schiano di Cola musica in scena Antonio Della Ragione, Lorenzo Niego, Guido Sodo scene Tiziano Fario luci Maurizio Viani costumi Enzo Pirozzi composizioni e coordinamento della parte musicale Guido Sodo training e studi sul movimento Marina Rippa trucco Vincenzo Cucchiara una produzione Mercadante Teatro Stabile di Napoli
| Sciaveca è il termine che lungo il tratto tirrenico dei Campi Flegrei i pescatori usano per indicare la rete da strascico propria della pesca sotto-costa, sporca sempre anche di alghe melmose e di fanghiglia. L’ordito delle sue fitte trame rinvia, nell’immaginario drammaturgico di Mimmo Borrelli, all’ingarbugliato patrimonio di fatti, memorie, mitologie, di uno dei territori campani più ricchi di storia. Attraverso una meticolosa raccolta di testimonianze popolari, l’autore ha costruito una poderosa opera in dieci canti e tremila endecasillabi sciolti, che compone un’epopea arcaica ma straordinariamente attuale. La storia è quella di un uomo disperso, morto in mare, che dopo un anno circa dalla scomparsa torna, incredibilmente, sulla terra. Tra lo stupore iracondo dei suoi uccisori, che gridano vocianti al miracolo, e la personale spossatezza mista a spaesamento, Tonino Barbone - così si chiama il protagonista - crede che tutto sia avvenuto la notte prima del suo messianico avvento. Ma chi intona le fughe del racconto è il Mare, che rifocilla e chiarisce le dissolutezze mnemoniche del nostro Messia stimmaculato. |