pallino
pallinooro
Teatro Nuovo
sabato 05 luglio - 19:00
domenica 06 luglio - 15:30

Biglietti:
Platea/Palchi Platea €50 - Ridotto 20% €40 Ridotto 30% €33
I/II/III Ordine Palchi €33 - Ridotto 20% €26 Ridotto 30% €22
Loggione €25 - Ridotto 20% €20 Ridotto 30% €17,50
 
L'opera da tre soldi

prima italiana

Berliner Ensemble
L´opera da tre soldi

di Bertolt Brecht
musiche di Kurt Weill
regia, scene e ideazione luci
Robert Wilson
costumi Jacques Reynaud
co-regia Ann-Christin Rommen
direzione musicale
Hans-Jörn Brandenburg
Stefan Rager

con la Compagnia dei Berliner Ensemble

un progetto di Change Performing Arts
 
 
 
 
 
 
 
 
Si ringrazia il Goethe Institut Rom per il gentile sostegno

 
Ambientata nei cosiddetti ‘bassifondi’, tra criminali, prostitute e poliziotti corrotti, l’opera è dotata di una vitalità inesauribile, fonde una morale amarissima e uno spassoso gioco di straniamento. La tesi dell’autore è che i metodi della malavita non si discostano da quelli dei gentiluomini e dei potenti, ma con l’ottica aggiuntiva della lotta di classe, per cui ladri e sfruttatori risultano alla fine anch’essi vittime del sistema. Famosa anche per alcuni suoi personaggi divenuti paradigmatici, e per le canzoni che, estrapolate, brillano di luce propria, L’opera da tre soldi ha la caratteristica d’essere estremamente scorrevole e godibile nella forma ma ricca di implicazioni e di riferimenti culturali e politici. Jonathan Peachum si occupa con successo del commercio di attrezzature per mendicanti. Gli affari con "i più poveri dei poveri" vanno a gonfie vele. Un giorno però viene a sapere che sua figlia Polly ha sposato segretamente il gangster Mackie Messer. Peachum è sconvolto. Nonostante gli avvertimenti di Polly il neomarito Mackie non fugge dalla città, al contrario, fa visita alle prostitute di Turnbridge e viene da loro tradito. La sua esecuzione appare inevitabile, quando interviene un “cavaliere” della Regina che ordina la liberazione di Mackie e la sua promozione nella nobiltà.
Un Brecht comico e sensuale, grottesco e perverso è quello rivelato da Wilson al Berliner Ensemble. Wilson ha usato la storia in tutte le sue facce, fili e spessori, rovesciando la sequenza: prima le immagini, i movimenti; poi come assoli d’attore i discorsi. Altra grande sorpresa sono le esecuzioni delle musiche di Kurt Weill: la nave pirata è trasformata in canzone di bambina sadica, strepitoso per energia è il "Kanonen-Song" tra gli ex commilitoni Macheath e il poliziotto Tiger Brown, balletto di marionette impazzite.
 

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